Tra il classici del trash, c’è sicuramente Dal tramonto all’alba, film del 1996 scritto e interpretato da Quentin Tarantino. Se non lo aveste ancora visto: vi consiglio di recuperarlo.
Sinossi
I fratelli Seth Gecko (George Clooney) e Richard Gecko (Quentin Tarantino) sono in fuga verso la frontiera messicana dopo rapina finita nel sangue. Il piano è prendere una famiglia in ostaggio, superare il confine e dirigersi al Titty Twister, un locale frequentato da camionisti e motociclisti, dove hanno appuntamento con narcotrafficante che potrà dare loro protezione. La vicenda prenderà una piega tutt’altro che prevista.
Genesi
È sempre difficile parlare di un film al cui interno è presente un grosso colpo di scena, senza rischiare di rovinarlo. È pur vero, però, che stiamo parlando di un film di 25 anni fa da cui sono stati tratti un sequel, un prequel e una serie televisiva: quindi – anche se non l’aveste mai visto – probabilmente un’idea di che tipo di film sia ce la avete già.
Il film parte come un gangster movie on the road: il classico poliziesco con i criminali braccati dalla polizia che cercano di raggiungere il Messico. Arrivati lì, però, il film si trasforma in un Grand Guignol tra horror, erotismo e black humor.
L’idea di questo mix tra Getaway, il rapinatore solitario, Zombi e Distretto 13: le brigate della morte, venne a Quentin Tarantino all’epoca del liceo, poi perfezionata in sceneggiatura vera e propria con l’aiuto di Robert Kurtzman. Quando l’amico Robert Rodriguez lo contattò per lavorare insieme ad un film horror, Tarantino capì subito che il regista messicano era la persona adatta a cui affidare Dal tramonto all’alba.
Cast
Seth Gecko è un criminale, un assassino e un rapinatore, ma ha una sua moralità (“Sono un bastardo, ma non sono così bastardo”). Ad interpretarlo troviamo un giovane George Clooney, all’epoca conosciuto solo come attore televisivo grazie al suo ruolo in E.R. – Medici in prima linea. Sarà proprio grazie a Dal tramonto all’alba, suo primo film da protagonista, che gli si aprirono le porte del cinema.
Richard Gecko, il fratello pazzo e pervertito, è interpretato nientepopodimeno che da Quentin Tarantino stesso. Tarantino, quando scrive e dirige i suoi film, spesso si ritaglia una parte più o meno piccola come attore. Così come, spesso, si concede cameo in film di colleghi. Quella di Dal tramonto all’alba, però, non è una semplice comparsata, ma un ruolo vero e proprio. E, tutto sommato, la sua performance non è per niente male.
Ad interpretare il pastore Jacob Fuller troviamo Harvey Keitel, attore che aveva recentemente lavorato con Tarantino sia in Le Iene che in Pulp Fiction. I suoi figli sono interpretati da Ernest Liu, attore poi sparito dalle scene, e da Juliette Lewis, attrice protagonista di Assassini nati – Natural Born Killers, l’unica altra sceneggiatura di Tarantino non diretta da lui.
Una giovanissima e splendida Salma Hayek, nei panni della conturbante Santanico Pandemonium, realizza quella che è forse la scena più iconica della pellicola (se non della sua intera carriera): la sua danza erotica avvolta da un serpente è qualcosa che difficilmente si può dimenticare!
Altri ruoli epici sono quelli di Sex Machine, interpretato dal genio del trucco e degli effetti speciali Tom Savini, e quello di Frost, interpretato dall’ex giocatore di football americano e icona dei B-movie Fred Williamson (ha recitato molto per il cinema italiano, diretto da registi quali Antonio Margheriti, Enzo G. Castellari, Lucio Fulci, Umberto Lenzi…). Spazio nel finale anche per Danny Trejo, attore messicano che aveva già lavorato con Robert Rodriguez in Desperado e dopo questo film ne diventerà quasi un attore feticcio lavorando con lui in molte altre pellicole (tra tutte: Machete).
Menzione d’onore per Michael Parks che interpreta lo sceriffo Earl McGraw: tale personaggio tornerà anche in Kill Bill: Volume 1, Grindhouse – A prova di morte e Grindhouse – Planet Terror.
Commento
Un film divertente che non si prende mai sul serio, ottimo per un sabato sera con gli amici. Se vi piacciono secchiate di sangue, donne nude e arti che volano in aria: questo è il film che fa per voi! Bellissima l’inquadratura con la quale si chiude il film e che rivela una nuova lettura della vicenda.
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