In questi giorni di feste natalizia il mondo del fumetto piange la scomparsa di uno dei più famosi disegnatori spagnoli, José Ortiz.
Morto a Valencia il 23 dicembre all’età di 81 anni, José Ortiz ha disegnato per tutta la vita, con una carriera fumettistica durata più di mezzo secolo, iniziata quando era giovanissimo sulla rivista spagnola Chicos.
Alla fine degli anni ’50 aveva già creato per Maga Sigur el Vikingo, El Príncipe Pablo e Johnny Fogata e negli anni ’60 ha pubblicato la striscia giornaliera Carolynn Baker sul quotidiano inglese Daily Express, fumetti bellici per Eagle e storie di fantascienza per Once upon a Time. Tra gli il ’70 e i primi anni ’80 ha disegnato molte storie horror per la statunitense Warran Publishing su testate quali Creepy, Eerie e Vampirella. Nel 1981, in coppia con lo sceneggiatore Antonio Segura dà vita al suo lavoro più celebre, la saga post-apocalittiva Hombre. Il sodalizio con Segura proseguirà anche per altri lavori quali Morgan, Jack lo squartatore, Burton & Cyb e Ozono.
Dopo la pubblicazione per Toutain di I grandi miti del West, negli anni ’90 Ortiz approda alla Sergio Bonelli Editore, disegnando il Texone numero 6 La grande rapina. Molto a suo agio con il genere western, proseguirà la sua collaborazione con la Bonelli entrando nello staff non solo di Tex, ma anche di Magico Vento e Ken Parker. Per Tex ha disegnato oltre 30 storie, soprattutto sulla testata regolare ma anche su Maxi Tex e Almanacco del West. Cinque le sue storie invece per Magico Vento, tra cui il primo numero della testata, Fort Ghost. Una delle sue ultime pubblicazioni per Bonelli è la storie breve La dimora stregata (testi di Andrea Cavaletto) pubblicata su Dylan Dog Color Fest numero 8.