Ieri notte è morto all’età di 77 anni George A. Romero, celebre regista americano, noto per aver reso immortale l’immaginario dello “zombie moovie” con il mitico La notte dei morti viventi (1968). Ma George A. Romero è stato davvero “solo” il papà degli zombie? Ricordiamolo tramite 20 curiosità e aneddoti, più o meno noti.
- Nasce a New York da una coppia abbastanza eterogenea: suo padre è un cubano di origine spagnola, sua madre è di famiglia lituana.
- Dopo alcuni cortometraggi, il suo esordio al cinema è proprio La notte dei morti viventi, film del 1968 che ha cambiato totalmente il mondo del cinema horror dell’epoca, dando vita a decine e decine di emuli.
- George A. Romero non ha sempre fatto horror. I film successivi a La notte dei morti viventi sono stati infatti una commedia romantica (There’s Always Vanilla), un film di fantascienza (La città verrà distrutta all’alba). Sarà proprio lo scarso successo di queste pellicole a riportarlo al genere da cui era partito.
- Tra il 1973 e il 1976, Romero lavora più che altro per la televisione, dirigendo 8 episodi della serie documentaristica The Winners, il documentario O.J. Simpson: Juice on the Loose e lo special televisivo Magic at the Roxy.
- Non solo zombie! Oltre ai mangiacervelli, Romero ha affrontato anche altre figure tipiche dell’orrore, dalle streghe (La stagione della strega) ai vampiri (Wampyr, considerato uno dei migliori film horror degli anni ’70).
- Il suo Wampyr, che lo stesso Romero considerava il suo film preferito, è stato distribuito in Italia in una edizione a cura di Dario Argento, con un nuovo montaggio e musiche dei Goblin.
- A dieci anni di distanza da La notte dei morti viventi, nel 1978 Romero torna alla sua saga più famosa realizzando uno dei suoi migliori successi commerciali: Dawn of the Dead (L’alba dei morti viventi), distribuito in Italia con il titolo Zombie.
- Nel 1982 collabora con il maestro del brivido Stephen King per la realizzazione di Creepshow, film omaggio ai fumetti della EC Comics.
- Nel 1985 realizza Il giorno degli zombi che sarebbe dovuto essere il capitolo conclusivo della trilogia sui morti viventi. In realtà successivamente aggiungerà prima una quarto e poi un quinto e un sesto capitolo.
- Il film più curioso della filmografia del maestro è forse Monkey Shines – Esperimento nel terrore, con questo amore morboso di una scimmietta per il suo padrone. Peccato che la produzione impose a Romero un finale differente da quello che aveva in mente.
- Nel 1990 George A. Romero realizza a quattro mani con Dario Argento il film Due occhi diabolici, omaggio ai racconti dello scrittore Edgar Allan Poe.
- Creepshow non è stata l’unica volta che Romero si è confrontato con un soggetto di Stephen King. Nel 1993 ha infatti realizzato La metà oscura, adattamento dell’omonimo romanzo dello scrittore di Portland.
- Dopo La metà oscura, per sette anni Romero non ha più realizzato film come regista. Riesce a tornare dietro la macchina da presa solo nel 2000 con il thriller grottesco Bruiser – La vendetta non ha volto.
- George A. Romero aveva scritto una sceneggiatura per Resident Evil, adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco, e si parlò anche di un suo possibile coinvolgimento come regista. Alla fine viene scelto al suo posto Paul W. S. Anderson.
- Dal 2005 al 2009, George A. Romero dirige ben tre film della sua saga degli zombie: La terra dei morti viventi, Le cronache dei morti viventi, Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti.
- All’uscita di Zombi 2 di Lucio Fulci, Dario Argento e George Romero scrissero al collega per lamentarsi di aver sfruttato il successo dell’ultimo film del regista americano impedendo così l’uscita di un nuovo seguito ufficiale. Fulci rispose piccato inviando ad Argento una lunga lettera con l’elenco di tutti i film di zombi realizzati prima dei film di Romero e il commento “Se ho copiato da voi, allora ho copiato anche da loro. Statevene zitti“.
- Oltre a dirigerli, Romero la maggior parte dei suoi film li ha anche scritti. Ha inoltre scritto le sceneggiature di un paio di episodi della serie Un salto nel buio (tra cui il pilot) e un episodio del film I delitti del gatto nero (1990) di John Harrison.
- Come molti registi prima e dopo di lui, anche George A. Romero si divertiva a comparire nei suoi film. Suoi camei e comparsate si possono trovare anche in film di altri registi come ad esempio: Il volo migratorio dell’oca, Il silenzio degli innocenti, Dead Eyes Open e A Fish Story.
- Nel 2010 Romero era stato contatto da Claudio Argento per realizzare un remake in 3D di Profondo rosso. Alla notizia che Dario Argento non era coinvolto nel progetto, decise di rifiutare l’offerta.
- Galeotto fu quel film: Romero si sposò prima con l’attrice Christine Forrest, conosciuta sul set di La stagione della strega, poi in seconde nozze con Suzanne Desrocher, conosciuta sul set di La terra dei morti viventi.