È morto un paio di giorni fa a Londra, il celebre attore Christopher Lee. Nato a Londra nel 1922, Sir Christopher Frank Carandini Lee è sicuramente uno degli attori più prolifici della storia del cinema (circa 300 film interpretati) e uno dei più amati dagli appassionati del cinema di genere, grazie ai tantissimi personaggi interpretati: Dracula, il mostro di Frankenstein, La mummia, Fu Manchu, Sherlock Holmes, Lord Summerisle, Rochefort, Francisco Scaramanga, Saruman, il Conte Dooku…
Figlio di un ufficiale dell’esercito e di una donna di origine italiana, oltre che cugino acquisito di Ian Fleming, lo scrittore creatore di James Bond, fu un militare prima di intraprendere la carriera cinematografica. Prima, nel 1939, partecipa come volontario alla Guerra d’Inverno nelle file della Finlandia, poi, durante la Seconda Guerra Mondiale, si arruala nella RAF (Royal Air Force). Dopo l’addestramento in Sud Africa, sarà impiegato in Nord Africa e in Italia.
Finita la guerra, decide di intraprendere una carriera da attore e ottiene un contratto con la Rank Organisation, società di intrattenimento con una propria scuola di recitazione, “The Charm School”. Viene impiegato fin da subito in tantissime pellicole, ben 8 nel solo 1948: tra queste Il mistero degli specchi di Terence Young, suo debutto al cinema dopo l’esordio nella serie TV Kaleidoscope, Amleto di Laurence Olivier (non accreditato) e La tragedia del capitano Scott di Charles Frend.
Sono tantissimi i film che interpreta in questi anni, molti d’azione, come ad esempio Il duca e la ballerina (1949), Le avventure del capitano Hornblower (1951), La valle delle aquile (1951), Il corsaro dell’isola verde (1952), Moulin Rouge (1952), Destination Milan (1954), La principessa di Mendoza (1955). Negli anni ’50 inizia a recitare anche per la televisione partecipando a serie televisive quali The Vise (3 episodi), Tales of Hans Anderson (4 episodi), Douglas Fairbanks, Jr. (16 episodi), The Errol Flynn Theatre (4 episodi), senza però abbandonare il cinema: Tempesta sul Nilo (1955), La battaglia di Rio della Plata (1956), L’assassino colpisce a tradimento (1957).
La svolta definitiva nella carriera di Lee, arriva nel 1957 quando interpreta il mostro di Frankenstein in La maschera di Frankenstein, il suo primo per la Hammer, casa di produzione britannica che lo porterà al successo l’anno successivo con il personaggio di Dracula. La maschera di Frankenstein, primo dei tantissimi film horror della Hammer, contribuì enormemente a riportare in voga il genere gotico vent’anni dopo i classici della Universal, lanciando le carriere del regista Terence Fisher e dei due attori protagonisti, Christopher Lee appunto, nel ruolo del mostro, e Peter Cushing, nel ruolo di Frankenstein.
L’anno successivo con Dracula il vampiro, Christopher Lee entra definitivamente nell’immaginario collettivo dando nuova vita al più celebre dei non-morti. Il suo Dracula è il Dracula definitivo, quello al quale ciascuno di noi pensa quando pensa al conte transilvano: il vampiro spietato, con gli occhi iniettati di sangue, il volto pallido, i lunghi canini pronti a mordere.
Alla fine saranno ben 12 i film nei quali Christopher Lee sarà chiamato a interpretare il vampiro di Bram Stoker. Per la Hammer, spesso con Peter Cushing come Van Helsing, Lee ha interpretato Dracula in 7 film, ovvero il già citato Dracula il vampiro (1958), Dracula, principe delle tenebre (1966), Le amanti di Dracula (1968), Una messa per Dracula (1970), Il marchio di Dracula (1970), 1972: Dracula colpisce ancora! (1972), I satanici riti di Dracula (1973), ovvero tutto il ciclo Dracula della Hammer a parte Le spose di Dracula (1960), dove Dracula non compare, e il film conclusivo La leggenda dei 7 vampiri d’oro (1974), interpretato da John Forbes-Robertson dopo il rifiuto di Lee a vestire nuovamente i panni del conte.
A questi vanno aggiunti i suoi Dracula non per la Hammer: Il conte Dracula (1970) di Jesùs Franco, con Klaus Kinski nella parte di Renfield, il film sperimentale catalano Cuadecuc, vampir (1971) di Pere Portabella, Confrofigura per un delitto (1970), film di Jerry Lewis (solo regista) in cui Peter Cushing e Christopher Lee fanno un breve cammeo rispettivamente come Barone Frankenstein e Conte Dracula, Vem var Dracula? (1975), documentario di Calvin Floyd, e Dracula padre e figlio (1976), film francese del regista Edouard Molinaro.
Tra un Dracula e l’altro, Lee continua comunque a collezionare tantissimi film di genere: Prima dell’anestesia (1958), al fianco di Boris Karloff, La furia dei Baskerville (1959), con Peter Cushing come Sherlock Holmes e André Morell come Doctor Watson, Il mostro di Londra (1960), con Paul Massie nei doppi panni di Dr. Henry Jekyll / Mr. Edward Hyde.
Dopo aver interpretato Dracula e il mostro di Frankenstein, nel 1959 interpreta un’altro dei famosi mostri del cinema: la mummia Kharis, nel La mummia di Terence Fisher, ancora in coppia con Peter Cushing.
Tanti e svariati i film nei primi anni ’60: Il terrore dei Tongs (1961), La casa del terrore (1961), Il segreto del narciso d’oro (1961), Ercole al centro della Terra (1961), L’enigma dell’orchidea rossa (1962), I pirati del fiume rosso (1962), Codice ZX3 controspionaggio! (1962), Sherlock Holmes – La valle del terrore (1962), nei panni del celebre detective.
Negli anni successivi lavora spesso in produzioni italiane: lo troviamo infatti in Katarsis (1963) Giuseppe Veggezzi, La vergine di Norimberga (1963) di Antonio Margheriti, La frusta e il corpo (1963) di Mario Bava, La cripta e l’incubo (1964) Camillo Mastrocinque, Il castello dei morti vivi (1964) di Warren Kiefer e Luciano Ricci.
Recita quindi in Lo sguardo che uccide (1964) di Terence Fisher, Le cinque chiavi del terrore (1965), La dea della città perduta (1965), con Ursula Andress, Il teschio maledetto (1965), Rasputin: il monaco folle (1966), Il lungo coltello di Londra (1966).
Nel 1965 interpreta un altro dei famosi personaggi del cinema, Fu Manchu. Saranno cinque in tutto i film di Fu Manchu interpretati da Lee: Fu Manchu A.S.3 – Operazione tigre (1965), Il giorno dei fazzoletti rossi (1966), La vendetta di Fu Manchu (1967), The Blood of Fu Manchu (1968), Il castello di Fu Manchu (1969).
A cavallo tra gli anni ’60 e ’70, recita in The Devil Rides Out (1968), La rossa maschera del terrore (1969), Il trono di fuoco (1970), Eugenie (1970), Ventitre pugnali per Cesare (1970), La vita privata di Sherlock Holmes (1970), La vera storia del Dottor Jekyll (1971), dove interpreta un altro dei personaggi storici dell’horror, ovvero Dr. Henry Jekyll/Mr. Hyde (Marlowe/Blake nell’edizione originale).
Nel 1973 è nuovamente protagonista di un film cult del cinema horror: The Wicker Man, di Robin Hardy, dove interpreta Lord Summerisle a fianco a Edward Woodward.
Christopher Lee e Peter Cushing sono ormai una coppia storica del cinema horror e sempre più spesso recitano insieme: Horror Express (1972), Il cervello dei morti viventi (1973), Il terrore viene dalla pioggia (1973).
L’anno successivo interpreta il malvagio Rochefort in I tre moschettieri (1973). Riprenderà il personaggio anche in Milady (1974) e, anni dopo, in Il ritorno dei tre moschettieri (1989).
Nel 1974 partecipa alla saga di James Bond, interpretando l’indimenticabile antagonista Francisco Paco “Pistola” Scaramanga nel film Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro (1974).
Nei successivi anni ’70 lo troviamo, protagonista o in film corali, in Una figlia per il diavolo (1976), Airport ’77 (1977), End of the World (1977), Starship Invasions (1977), Ritorno dall’ignoto (1978), Messaggi da forze sconosciute (1978) , Caravans (1978), Avventura araba (1979), L’isola della paura (1979), 1941 – Allarme a Hollywood (1979).
Nei primi anni ’80 è in La salamandra (1981), con Franco Nero e Anthony Quinn, Triade chiama canale 6 (1981), con Chuck Norris, Il Rally piu’ pazzo d’Africa (1982), con David Carradine, The Return of Captain Invincible (1983), con Alan Arkin, nella serie tv The Far Pavilions (1984, 3 episodi), e nel mitico La casa delle ombre lunghe (1983), insieme a Vincent Price, Peter Cushing e John Carradine.
Seguono The Rosebud Beach Hotel (1984), Howling II – L’ululato (1985), Mio min Mio (1987), Dark Mission: Flowers of Evil (1988), la serie Il giro del mondo in 80 giorni (1989, 3 episodi), La révolution française (1989), La chute des aigles (1989) e Il fascino dell’omicidio (1989).
Gli anni ’90 si aprono con il film tv L’isola del tesoro (1990), con Charlton Heston e un giovanissimo Christian Bale, L’avaro (1990), di Tonino Cervi con Alberto Sordi, lo splendido Gremlins 2 – La nuova stirpe (1990) di Joe Dante, il film di samurai Shogun Mayeda (1991), l’horror Curse III: Blood Sacrifice (1991).
Nel 1991 interpreta per la seconda volta Sherlock Holmes, nel film televisivo Sherlock Holmes and the Leading Lady (1991). Tornerà a interpretare il celebre detective anche l’anno successivo in Incident at Victoria Falls (1992).
Negli anni seguenti recita in Jackpot (1992), film italiano con Andriano Celentano, in Death Train (1993), con Pierce Brosnan e Patrick Stewart, Ghosts (1994), Funny Man (1994), Scuola di polizia: Missione a Mosca (1994), A Feast at Midnight (1994).
Nella seconda metà degli anni ’90 lo vediamo invece più che altro in televisione: The Tomorrow People (1995, 5 episodi nei panni di Sam Rees), Street Gear (1995, Nick Dupont in 13 episodi), è Ramses nel film TV Moses (1995) con Ben Kingsley nei panni di Moses e Frank Langella in quelli di Mermefta, I racconti del mistero e del terrore (1995, 4 episodi), Ivanhoe (1997, 4 episodi come Lucas de Beaumanoir), il cartone animato Soul Music (1997, 7 episodi nei quali presta la voce al personaggio Death), Robin Hood (1997-98, 6 episodi come Olwyn).
In questi anni lo troviamo al cinema in tre pellicole: interpreta Sir Richard Turkel in Talos – L’ombra del Faraone (1998), Mohammed Ali Jinnah in Jinnah (1998) e il Borgomastro in Il mistero di Sleepy Hollow (1999) di Tim Burton, regista col quale collaborerà più volte negli anni seguenti.
Chi avrebbe mai detto che alla soglia degli ’80 anni dovesse ancora interpretare almeno due dei personaggi con i quali sarà più ricordato? Tra il 2001 e il 2002 interpreta di seguito Saruman per Il signore degli anelli e il conte Dooku per Star Wars, tratteggiando così due splendidi personaggi, due traditori che per ambizione volteranno le spalle alla propria compagine scegliendo la via del male.
Christoper Lee interpreterà lo stregone Saruman il bianco nei tre film della saga Il Signore degli Anelli: La compagnia dell’anello (2001), Le due torri (2002), Il ritorno del re (2003). Riprenderà nuovamente il personaggio dieci anni dopo, alla fresca età di 90 anni, nella saga Lo Hobbit, e più precisamente in Un viaggio inaspettato (2012) e La battaglia delle cinque armate (2014).
Per quanto riguarda invece la saga di Star Wars, il conte Dooku o Darth Tyranus, sarà il principale antagonista dei Jedi in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002) e tornerà brevemente in Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005). Lee intepreterà Dooku, ma solo come doppiatore, anche nel film d’animazione Star Wars: The Clone Wars (2008).
Rilanciato da questi due personaggi, nonostante l’età avanzata, negli anni 2000 sono molti i film interpretati da Lee. Nel 2004 è in I fiumi di porpora 2 – Gli angeli dell’apocalisse con Jean Reno, nel 2005 è Lord Provost in Greyfriars Bobby e nel 2005 è il Dr. Wonka ne La fabbrica di cioccolato di Tim Burton con Johnny Depp. Con Burton e Depp torna a lavorare subito dopo prestando la voce a Pastor Galswells in La sposa cadavere.
Per la TV è il cardinale Stefan Wyszynski nel film Giovanni Paolo II (2005) con Jon Voight nei panni di Karol Wojtyla, e nel 2007 torna al cinema interpretando il capo del Magisterium nel film La bussola d’oro con Daniel Craig e Nicole Kidman.
Nel 2009 è nella commedia Tradire è un’arte – Boogie Woogie (2009), in Triage di Danis Tanovic e in Glorious 39 di Stephen Poliakoff. Nel 2010 torna a lavorare con Tim Burton prestando la voce al Jabberwocky in Alice in Wonderland.
Nel 2010 è Mr. Mason nel thriller The Heavy e il vecchio Joseph in Ladri di cadaveri – Burke & Hare, nel 2011 è il cardinale D’Ambroise in L’ultimo dei templari, August in The Resident, ha un piccola parte in The Wicker Tree, secondo capitolo della trilogia iniziata proprio da Lee con The Wicker Man nel 1973, ed è Monsieur Labisse in Hugo Cabret, una delle sue migliori interpretazioni di fine carriera.
Negli ultimi anni è stato il narratore nel film fantasy The Hunting of the Snark (2012), Clarney in Dark Shadows (2012), nuovamente diretto da Tim Burton, padre Bartolomeu in Treno di notte per Lisbona (2013) e Pinkerton in The Girl from Nagasaki (2013), tratto da Madam Butterfly di Puccini.
Tra i suoi ultimi lavori, insieme a Roger Corman, Guillermo del Toro e Julian Sands, è una delle voci del cartone animato Extraordinary Tales (2015). Probabilmente, usciranno postumi Angels in Notting Hill di Michael Pakleppa e The 11th di Xavier Nemo.
Nel 2010 è Mr. Mason nel thriller The Heavy e il vecchio Joseph in Ladri di cadaveri – Burke & Hare, nel 2011 è il cardinale D’Ambroise in L’ultimo dei templari, August in The Resident, ha un piccola parte in The Wicker Tree, secondo capitolo della trilogia iniziata proprio da Lee con The Wicker Man nel 1973, ed è Monsieur Labisse in Hugo Cabret, una delle sue migliori interpretazioni di fine carriera.
Tra i suoi ultimi lavori, insieme a Roger Corman, Guillermo del Toro e Julian Sands, è una delle voci del cartone animato Extraordinary Tales (2015). Probabilmente, usciranno postumi Angels in Notting Hill di Michael Pakleppa e The 11th di Xavier Nemo.
Noi lo ricorderemo sempre come uno dei più grandi attori della storia del cinema, ma è giusto ricordare che Lee è stato anche un ottimo doppiatore e un musicista. La sua voce profonda e inconfondibile è stata “usata” per film d’animazione, videogiochi, serie radiofoniche, audiolibri.
Come cantante ha interpretato la colonna sonora di The Wicker Man e la canzone di chiusura di Funny Man. Ha cantato nel film The Return of Captain Invincible e nell’ambun The King of Elfland’s Daughter di Bob Johnson e Peter Knight. Ha duettato con Fabio Lione in The Magic of the Wizard’s Dream, oltre a comparire come narratore in molti album dei Rhapsody of Fire. Ha inciso con i Manowar Battle Hymns MMXI.
Dopo aver pubblicato nel 1998 Christopher Lee Sings Devils, Rogues & Other Villains, nel 2006 Lee incide un album di cover dal titolo Revelation e nel 2010, alla pimpante età di 88 anni, un album di genere symphonic metal dal titolo Charlemagne: By the Sword and the Cross. Charlemagne: The Omens of Death (2013) è il suo ultimo album, di genere heavy metal, a cui seguirà l’EPs Metal Knight nel 2014.
In chiusura un po’ di foto di Christopher Lee, sulle note della sua versione di My Way, la celebre canzone di Paul Anka, portata al successo da Frank Sinatra.