Lo scorso 12 marzo si è svolta presso la città di Sanremo, nell’ambito del carnevale sanremese, l’edizione 2017 del tradizionale corso fiorito che ogni anno anticipa e prelude alla classicissima corsa ciclistica “Milano Sanremo”.
Per chi non lo sapesse si tratta di una sfilata di carri infiorati realizzati da gruppi di appassionati ciascuno dei quali rappresenta una delle principali cittadine del ponente ligure e della provincia di Imperia. Tali gruppi con costanza, abilità e applicazione realizzano dei veri e propri capolavori di scultura ove, su un’intelaiatura e delle strutture di supporto di fondo, vengono montate svariatissime tipologie di fiori coloratissimi affinché servano a riprodurre un soggetto relativo a un tema che di anno in anno cambia. Alla fine dell’evento, ovviamente, vengono premiati con un riconoscimento i tre carri giudicati migliori nell’ambito della diretta con collegamento con la trasmissione televisiva di Rai Uno Linea Verde.
Ma al di là della manifestazione – come sempre in sé molto bella e piacevole – cosa c’è stato di particolare quest’anno che ci porta a parlarne in questa sede? Come già nel 2007, corso dedicato alla rappresentazione dei più significativi personaggi a fumetti, anche questa volta – dieci anni dopo – ci si è voluti cimentare con un omaggio ad alcuni dei più importanti esponenti del mondo delle nuvole parlanti e nello specifico di quello statunitense.
Ciascuno dei carri infatti ha messo in scena i principali supereroi degli universi più rinomati e rilevanti anche a livello cinematografico e televisivo quali quello Marvel e quello DC.
Passeremo quindi in rassegna quelli che sono stati secondo chi scrive i carri più efficaci e hot e quelli un po’ più dubbi e fallimentari.
I MIGLIORI
Sicuramente al top della sfilata si deve citare il carro di Santo Stefano al mare dedicato al dio norreno Thor, raffigurato nell’atto di combattere contro il serpente della terra Jormungandr, interamente realizzato con foglie di alloro verdi e colorate, sotto gli occhi di Odino e Frigg. Un vero e proprio spettacolo per gli occhi.
Sempre a livello altissimo vale la pena ricordare il carro di Cipressa avente come protagonista un coloratissimo Capitan America rappresentato nell’atto di lanciare il proprio scudo nel bel mezzo di un vero e proprio giardino e sotto un arco di rose e altri fiori.
Molto bello il carro di Ospedaletti ove è stato selezionato come protagonista uno dei più celebri rappresentanti del cosmo DC, Flash. Se anche la rappresentazione scultorea del supereroe avrebbe potuto essere più ricca, la realizzazione è risultata efficacissima poiché l’effetto velocità è stato prodotto con centinaia di rose rosse che scaturivano dal corpo di Barry Allen a creare il caratteristico effetto saetta.
Su livelli piuttosto alti una Supergirl in volo ad opera della città di Ventimiglia e un Uomo Ragno con tanto di mascherone di Goblin e grattacieli sullo sfondo presentato dalla città di Bordighera.
I PEGGIORI
Passando alla pars destruens, è spiccato in primo piano purtroppo soprattutto il carro di Taggia – Arma. La scelta potenzialmente vincente di adottare Batman come soggetto è diventata invece distruttiva e letale dato che si è scelto – sia pure in una scultura potente raffigurante Bats in motocicletta – di realizzare un supereroe dal costume nero tramite una sommatoria di fiori rossi, verdi e gialli. Assolutamente delirante.
Un po’ meno peggio la Catwoman di Dolceacqua che ha adottato la medesima strategia con l’unica scusante che – quantomeno – il costume dell’anti-eroina è più omogeneo ed è stato realizzato con una sfumatura di colore che vaghissimamente si avvicinava di più ad almeno una delle versioni della tenuta della gatta. Scultura bellissima, poi, quella dell’Hulk presentato dal Principato di Seborga senonché almeno su di essa di fiori nemmeno l’ombra, tranne quelli ovviamente presenti nell’ambientazione circostante.
Altro mezzo fallimento il carro di Vallecrosia – Caporosso. Si può comprendere la scelta controtendenza di rappresentare Wonder Woman non in scultura ma tramite una bella ragazza vestita da Amazzone. Detto questo, però, se togliamo la supereroina e lasciamo solo la pur bella rappresentazione dell’isola Themiscyra del carro in questione resta ben poca cosa.
Un po’ nel mezzo i restanti progetti che hanno sfilato: quello del Golfo Dianese i cui comuni collettivamente hanno presentato un Superman un pochetto banale e bolso, sicuramente molto meno riuscito della cugina portata dai colleghi di Ventimiglia.
Allo stesso modo un po’ scarsino e incongruo l’Iron Man di Riva Ligure. Non solo un mezzo busto molto povero di fiori, se non nei dettagli dell’armatura, ma anche un carro un filino ideologizzato in quanto pare di intendere non sia stato gradito al massimo il tema della sfilata poiché su di esso campeggiava una foto delle forze dell’ordine salite sul palco del recente Sanremo con la scritta “Sono loro i veri eroi”. Nessuno lo ha mai messo in dubbio, ma non pareva la sede adatta.
Ancora, non il massimo della vita il carro di Isolabona dedicato a un ferino Logan (Wolverine), che non pochi bambini ignari presenti in loco parevano difficilmente in grado di identificare per l’assenza di costume.
Fuori concorso il carro di Sanremo, dedicato a un “eroe” della cultura cittadina recentemente scomparso, il botanico e giardiniere di Italo Calvino, Libereso Guglielmi, rammentato tramite una carriola ricolma appunto di fiori.
Il podio finale
Per la cronaca, il podio finale è risultato composto da Santo Stefano al mare / Thor al primo posto (e come poteva essere altrimenti?), da Ospedaletti / Flash al secondo e da – inspiegabilmente – Taggia – Arma / Batman al terzo. Della serie, la prossima volta facciamo pure il carro di Superman con un costume viola che tanto va bene lo stesso.
CONLUSIONI
In ogni caso, si è trattato certamente di uno dei corsi più interessanti per gli appassionati di fumetto che ci siano stati nell’ultimo anno, non da ultimo per le simpatiche fanciulle con costume a tema che adornavano i rispettivi carri (da Sharon Carter a Sif, dalle varie She Hulh, alle Spider Girls, alle Supergirl varie…), per le bande musicali nazionali e internazionali che hanno intervallato l’esibizione dei rispettivi carri e per tutto il corredo di manifestazioni correlate come il mercatino dell’artigianato e dell’usato in Piazza Borea d’Olmo e quello dei prodotti dell’Agricoltura in zona Santa Tecla. Arrivederci al prossimo corso fiorito fumettistico, sperando non debbano passare ulteriori dieci anni per vederne uno.