Festival di Sanremo 2025: la mia classifica finale e il commento sulle canzoni in gara

Dopo aver pubblicato la mia personale classifica della serata dei duetti e delle cover, ecco come sarebbe stata la mia classifica finale del Festival di Sanremo 2025.

  1. Giorgia La cura per me: Nonostante l’evidente debito verso Lucio Dalla, per bellezza della canzone e dell’interpretazione avrebbe dovuto vincere lei. Sempre prima nelle radio e nella sala stampa, penalizzata solo dal televoto. La canzone più cantata nei giorni successivi al Festival: è già un classico.
  2. Brunori SasL’albero delle noci: da papà di una figlia femmina non potevo che commuovermi di fronte a questa canzone. Testo molto bello, podio meritatissimo. Uno dei migliori senza se e senza ma.
  3. Lucio CorsiVolevo essere un duro: Arriva al festival da outsider. Cantautore vecchia scuola, quelli che arrivano dalla gavetta e dal Tenco, non dai talent. Convince tutti con eleganza, presenta il miglior duetto/cover e si prende un secondo posto su cui nessuno avrebbe scommesso. Vincitore morale del Festival di Sanremo 2025.
  1. Simone CristicchiQuando sarai piccola: Musicalmente niente di speciale e vocalmente ricorda forse un po’ troppo Pianeti di Ultimo. Ma il tema è forte e il testo bellissimo, ha commosso tutta l’Italia come Signor tenente di Giorgio Faletti anni fa. Un testo indimenticabile, ma è inspiegabile come abbia vinto il premio per il miglior componimento musicale!
  2. Willie PeyoteGrazie ma no grazie: Testo molto carino, una delle mie preferite. “C’è chi dice non si può più dire niente, poi invece parla sempre, almeno sii coerente…“: da imparare a memoria verso per verso.
  3. Fedez Battito: C’è chi ci vede un attacco alla moglie, ma invece è una splendida canzone sulla depressione. Bella e sentita, uno dei suoi migliori pezzi sanremesi di sempre.
  4. Joan ThieleEco: La base è Bang Bang (My Baby Shot me down) di Kill Bill, ma è una delle canzoni più sorprendenti e sottovalutate del festival. In un mare di brani simili, lei presenta qualcosa di diverso che fonde insieme sonorità di Mina, Nada e Nina Zilli. Coraggiosa e personale.
  5. Achille LauroIncoscienti giovani: Non amo Achille Lauro, ma questa canzone mi ha fatto ricredere.
  6. Shablo con Guè, Joshua e Tormento La mia parola: Bel brano e bella featuring tra ottimi rapper vecchia. Sound classico e internazionale.
  7. Olly Balorda nostalgia: La canzone è valida, classico brano sanremese. Lui ci mette tanto impegno e il risultato è più che piacevo: ma non credo che fosse la migliore di quest’anno.
  1. Rose VillainFuorilegge: l’avevo già apprezzata con Click Boom! e in Fuorilegge conferma il suo marchio di fabbrica di alternare stili diversi della stessa canzone. Bella oltre ogni limite, fa fare un sussulto ai maschietti con ogni suo graffio e ghigno. Tecnica e personalità: bravissima.
  2. Francesco GabbaniViva la vita: Ha personalità, canta benissimo e il pezzo è allegro e positivo. Sempre bravo.
  3. Serena BrancaleAnema e core: Bella e brava. Energia contagiosa e tantissimo stile. Ha studiato musica e si vede: professionista.
  4. Elodie Dimenticarsi alle 7: Lei è bellissima e bravissima e su questo non ci piove. La canzone non è spettacolare, ma mi ha colpito la sua capacità di interpretarla più che di cantarla. Sincera.
  5. Sarah ToscanoAmarcord: Molta personalità per la sua giovane età. La canzone sembra scritta per Annalisa e in mano sua sarebbe probabilmente arrivata in top 5.
  6. Rkomi Il ritmo delle cose: ottimo ritmo e bella interpretazione. Bravo
  7. Coma_CoseCuoricini: Questa Felicità degli anni ’20 vince a mani basse il Premio “tormentone”. assegnato a mani basse. Meme istantaneo.
  8. Rocco Hunt Mille vote ancora: Testo bello, ma il dialetto napoletano lo rende meno accessibile.
  1. The KolorsTu con chi fai l’amore: Stash è bravo e le loro canzoni diventano tormentoni, ma manca un po’ originalità rispetto alle precedenti.
  2. Massimo RanieriTra le mani un cuore: Canzone di altri tempi cantata da un grande di altri tempi. Non sarà un classico come Perdere l’amore o Rose rosse, ma emoziona.
  3. Francesca MichielinFango in paradiso: Canzone carina e buona interpretazione.
  4. Noemi Se t’innamori muori: Brava e convincente. Uno dei suoi migliori pezzi sanremesi.
  5. Bresh La tana del granchio: Uno degli artisti che ho scoperto con questo festival. Non male.
  6. Irama Lentamente: Classica canzone d’amore, niente di originale, ma lui è sempre bravo.
  7. Marcella BellaPelle diamante: Non meritava l’ultima posizione. Bel ritornello e cantata con grinta. Mi piacerebbe risentirla un giorno cantata da Loredana Bertè.
  8. Clara Febbre: La canzone non resta impressa, ma il suo abito della prima serata sì. Tolta la presenza scenica di Clara, resta il ritornello e poco altro.
  9. Modà Non ti dimentico: Sono bravi, ma ormai sembra che presentino sempre la stessa canzone da anni.
  10. Gaia Chiamo io chiami tu: Canzone abbastanza banale e ripetitiva.
  11. Tony EffeDamme ‘na mano: Se la gioca con Lunita Kessisoglu per la peggiore esibizione del festival. Inferiore anche al playback di Somebody to love del cast di Follemente. Imbarazzante.

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Published By: Marco Frassinelli

Nonostante il suo lavoro di tutti i giorni sia legato alla telefonia e all'energia (www.grupporestart.it), Marco Frassinelli si occupa da anni di arte, cultura e intrattenimento, sia come blogger che come organizzatore di eventi. Ha collaborato all'organizzazione di decine di manifestazioni: Albissola Comics, Asylum Fantastic Fest, Video Festival Città di Imperia, Festival di Folklore e Cultura Horror AutunnoNero, Mostriamo il Cinema, Albenga Dreams, Fiera del Libro di Imperia... È direttore di Proxima no-profit, vice presidente del Cineforum Imperia e membro del consiglio direttivo di Ludo Ergo Sum - Tana dei Goblin Imperia e Comics & Art. Ha lavorato come blogger per Blogosfere (PianetaFumetto) e ha pubblicato su diverse riviste (L'Eco della Riviera, Tenebre", Fumo di China, Dylandogofili). Ha curato per Proxima l'editing dei libri "Sina. Je m'en fiche!" e "Io alla finestra della vita" ed è co-autore dei libri "Gibba e 'Lele' Luzzati" sul cinema d'animazione e "Sei nel West, Amigo!" sul cinema spaghetti western. È autore di articoli pubblicati su "Novissimo Zibaldino del Festival” (Mellophonium) e "L'arte del doppiaggio” (Felici Editori) e di fotografie pubblicate sul fotolibro “Gallieno Ferri – Photobook” (Forum ZTN). Ama viaggiare (è coordinatore Avventure nel mondo) e creare fotolibri dei suoi viaggi. Nel 2013 crea il sito ilblogger.it dove scrive principalmente di cinema e fumetti.