
Uno dei film più particolari che ho visto ultimamente è Here di Robert Zemeckis, regista noto per capolavori come Forrest Gump e Ritorno al futuro. La pellicola è tratta dall’omonimo fumetto di Richard McGuire e rappresenta un’innovativa esplorazione del concetto di tempo e memoria.
Trama
Tutto il film si svolge in un unico punto del mondo: seguiamo le vicende di un pezzo di terra attraverso lo scorrere del tempo. Dall’era dei dinosauri fino ai giorni nostri, assistiamo a frammenti di vita delle persone che hanno abitato l’edificio sorto su quel terreno, cogliendo attimi fugaci delle loro esistenze.

Regia
Nel corso della sua carriera, Robert Zemeckis ha diretto film celebri come Forrest Gump, All’inseguimento della pietra verde, la saga di Ritorno al futuro, Contact, Le verità nascoste, Cast Away e Flight.
Tra le sue caratteristiche c’è sempre stata quella di sperimentare nuovi mezzi espressivi: basti pensare a Chi ha incastrato Roger Rabbit(compra qui), il più significativo esempio di pellicola in tecnica mista, o le pellicole in performance capture come A Christmas Carol.
Con Here ha provato una nuova sfida: trasportare su pellicola la struttura narrativa del fumetto di Richard McGuire, realizzando delle vere e proprie vignette all’interno delle quali si assiste a diverse scene della storia. Una scelta molto particolare che si sposa bene con il tenore della pellicola.

Cast
Essendo un film corale, sono tanti gli attori coinvolti nel progetto, ma tra tutte le storie quella più lunga è quella che riguarda Richard e Margaret Young, interpretati rispettivamente da Tom Hanks e Robin Wright, che già avevano lavorato in passato con Zemeckis interpretando Forrest Gump e l’amata Jenny.
In Here vediamo i loro personaggi da quando sono ragazzi fino agli anni dell’anzianità: per ringiovanire i due attori è stata utilizzata un’innovativa tecnologia di intelligenza artificiale che riusciva a ringiovanire i loro volti in tempo reale, così che il regista e la troupe vedevano l’effetto finale già durante le riprese.

Questa tecnologia è rivoluzionaria e fa presupporre nuovi scenari per il cinema di domani, ma oggi è ancora leggermente acerba. Su Tom Hanks, a parte qualche espressione innaturale qui e là, ha funzionato abbastanza bene, mentre su Robin Wright, specie quando doveva avere circa vent’anni, l’effetto non era totalmente naturale.
Tra gli altri membri del cast, i migliori sono stati sicuramente Paul Bettany e Kelly Reilly, che interpretavano i genitori di Richard.

Commento
Ho letto pareri discordanti su questa pellicola. A mio avviso è invece molto riuscita, originale e commovente. L’idea di abitare una casa in cui hanno vissuto decine di altre persone con le loro storie, i loro drammi e le loro gioie, e allo stesso modo sapere che un giorno la nostra casa sarà abitata da nuove famiglie che non sapranno neanche che noi siamo esistiti, è qualcosa di affascinante e malinconico allo stesso tempo.

Vedendo la vita dei vari personaggi nel passare del tempo, il film ci fa riflettere sulla caducità delle cose, su come il tempo ci sfugga dalle mani, su come i buoni propositi per il futuro spesso non si realizzino, su come ci si ritrovi un giorno tra rimpianti e rimorsi, su come ci si allontani dalle persone senza un vero perché, ma anche su come si possa ritrovare la forza di cambiare e ricominciare anche dopo un dramma.
Film originale, elegante, malinconico, romantico, affascinante. Come d’altronde lo sono la vita e il tempo.