Tra i concerti che ho avuto il piacere di vedere al Knotfest meets Hellfest 2019, uno dei più grintosi è stato sicuramente quello dei Ministry. Vediamo le foto più belle e qualche spezzone video.
I Ministry sono un gruppo statunitense con all’attivo 40 anni di storia musicale alle spalle e ben 26 album pubblicati. Il gruppo è stato fondato nel 1981 dal cantante e polistrumentista Al Jourgensen, unico membro stabile di questa band che negli anni ha cambiato spesso formazione.
Iniziarono ad aver successo a inizio degli anni ’90 con i brani quali Jesus Built My Hotrod, N.W.O e Just One Fix (tutti e tre i brani erano ovviamente in scaletta nel concerto).
I Ministry fuori dal palco hanno sempre avuto diversi problemi: Al Jourgensen è stato tossicodipendente per 20 anni, salvo poi decidere di smettere dopo aver rischiato di morire per essere stato morso da un ragno velenoso mentre dormiva sul divano del suo spacciatore di eroina.
Ad altri componenti della band è andata anche peggio: il chitarrista William Tucker si è suicidato nel 1999, il bassista Paul Raven è morto nel 2007 per attacco cardiaco e il chitarrista Mike Scaccia è morto 2012 sul palco mentre si esibiva con i Rigor Mortis.
Questi drammi hanno portato il gruppo a sciogliersi e riformarsi un paio di volte; in occasione del concerto a cui ho assistito io, la formazione era composta da: Al Jourgensen (voce), Sin Quirin (chitarra), Paul D’Amour (basso), Cesar Soto (chitarra), John Bechdel (tastiere) e Derek Abrams (batteria). Oggi la formazione sarebbe stata differente dato che recentemente Roy Mayorga e Monte Pittman hanno sostituito rispettivamente Derek Abrams e Sin Quirin.
Questa la scaletta del concerto:
- The Missing
- Deity
- Stigmata
- Just One Fix
- N.W.O.
- Thieves
Qui trovate il mio video con i migliori spezzoni del concerto
Consigli per gli acquisti
Se volete avvicinarvi al mondo dei Ministry, vi consiglio di partire con il cofanetto Original Album Series, contenente ben 5 album (Twitch, The Land of Rape & Honey, The Mind Is a Terrible Thing to Taste, In Case You Didn’t Feel Like Showing Up (Live), Psalm 69): clicca qui per acquistarlo.
Gli altri album, quali ad esempio Amerikkkant, Sphinctour o l’ultimo Moral Hygiene, li trovate invece cliccando qui.