Roma, tra Sacro e Profano (1): un weekend tra le Porte Sante e i simboli dell’Urbe

Colosseo

Roma è una città straordinaria e il Giubileo 2025 rappresenta un’occasione unica per riscoprirne la spiritualità e la storia. In questo primo articolo di una serie di tre, vi propongo un itinerario di mezza giornata che vi condurrà attraverso due delle quattro Porte Sante e altri luoghi iconici della Capitale.

Santa Maria Maggiore

Arriviamo a Roma Termini alle 12.30 e ci dirigiamo subito verso Santa Maria Maggiore, a soli 5 minuti a piedi. Nella piazza antistante vediamo la fontana sormontata dalla Colonna della Pace e la facciata della basilica su cui svetta con i suoi 75 metri il campanile romanico, il più alto di Roma.

Attraversiamo la Porta Santa e ci troviamo all’interno dell’unica basilica romana che conserva l’antica struttura paleocristiana. La prima cosa che colpisce entrando all’interno di Santa Maria Maggiore è il soffitto a cassettoni, intagliato e totalmente dorato: la tradizione vuole che le foglie d’oro che lo ricoprano siano realizzate con il primo oro arrivato dalle Americhe.

Numerosi e di varie epoche sono i tantissimi mosaici presenti sulle pareti, nell’abside e nell’arco trionfale. Tra le cappelle colpiscono in particolare quella Sistina, quella Paolina e quella Sforza. Sotto l’altar maggiore è posto un reliquiario di cristallo che contiene le reliquie della culla della natività.

San Pietro in Vincoli

Usciti da Santa Maria Maggiore proviamo a visitare la limitrofa Basilica di Santa Prassede, ma purtroppo la troviamo chiusa. Ci dirigiamo quindi, con una passeggiata da 10 minuti, alla Basilica di San Pietro in Vincoli.

Detta anche basilica Eudossiana, San Pietro in Vincoli è famosa principalmente per la tomba di Giulio II con lo splendido Mosè di Michelangelo Buonarroti. Nella Basilica sono inoltre conservate le catene che tennero prigioniero San Pietro.

Colosseo e dintorni

Proseguiamo la visita del Rione Monti e in 4 minuti siamo ai piedi del Colosseo, il più grande anfiteatro romano del mondo. Nei dintorni possiamo ammirare altri importanti resti romani: il Tempio di Venere e Roma, l’arco di Costantino, la Basilica di Massenzio, il Ludus Magnus.

San Clemente al Laterano

Altri 5 minuti a piedi e arriviamo alla Basilica di San Clemente al Laterano. L’interno presenta splendidi affreschi e mosaici, ma la peculiarità principale di questa basilica è la sua stratificazione: sotto l’attuale basilica medievale, infatti, c’è una basilica paleocristiana e sotto ancora ci sono un antico magazzino e un tempio dedicato a Mitra.

San Giovanni in Laterano

Dopo altri 15 minuti di passeggiata, arriviamo al Battistero Lateranense di San Giovanni in Fonte. Con la sua pianta ottagonale e la copertura a cupola, è stato il primo battistero costruito dopo l’editto di Costantino. Molti altri battisteri medievali sono stati costruiti proprio ispirandosi a San Giovanni in Fonte.

Usciamo dal Battistero e ci troviamo di fronte l’Obelisco Lateranense: alto oltre 30 metri, è l’obelisco monolitico più alto del mondo, oltre a essere il più antico dei 13 obelischi di Roma.

Oltrepassiamo il Palazzo Lateranense ed arriviamo alla seconda porta santa del nostro viaggio, quella della Basilica di San Giovanni in Laterano o più precisamente Arcibasilica Papale Cattedrale Metropolitana Primaziale di San Giovanni in Laterano. Molti associano il Papa solo alla Basilica di San Pietro, ma è San Giovanni in Laterano la Cattedrale di Roma, ossia la chiesa episcopale del Papa come Vescovo di Roma: non per niente ha il titolo onorifico di Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo.

La basilica fu ristrutturata completamente da Francesco Borromini nel XVII secolo, ma numerose sono le opere d’arte precedenti, come l’affresco di Giotto raffigurante Papa Bonifacio VIII, il pavimento in marmo e il soffitto a cassettoni. Tra le cose che colpiscono di più ci sono le gigantesche statue dei 12 apostoli e, sotto l’arco trionfale, l’altare papale dove, all’interno di un tabernacolo del ‘300, sono custodite le reliquie dei Santi Pietro e Paolo.

Santuario della Scala Santa

Usciti dalla Basilica, ci rechiamo nel limitrofo Santuario della Scala Santa. Qui, secondo la tradizione, Sant’Elena fece trasportare direttamente da Gerusalemme la scala che Gesù ha percorso per recarsi da Ponzio Pilato. È tradizione che i pellegrini salgano i 28 scalini solo in ginocchio (per chi avesse problemi a farlo, c’è accanto un’altra scala che si può salire normalmente).

In cima alla scala, da una grata è possibile vedere l’interno del Sancta Sanctorum, antica cappella privata del pontefice che contiene alcune delle reliquie più sacre.

Verso San Pietro

Usciamo nuovamente in Piazza di San Giovanni in Laterano e ammiriamo la facciata della Basilica, il Triclinio Leoniano (i resti di uno degli absidi della perduta stanza dei banchetti pontificia), il Monumento a San Francesco d’Assisi, la Porta Asinaria.

Si è fatto tardi, abbiamo camminato molto e decidiamo di raggiungere il nostro bed and breakfast in prossimità della Città del Vaticano. Attraversiamo la Porta di San Giovanni e prendiamo la metropolitana. Scendiamo a Ottaviano (13 minuti, 9 fermate). Facciamo una passeggiata di una ventina di minuti tra i negozi di Via Ottaviano, quindi Piazza del Risorgimento, Via di Porta Angelica e siamo finalmente di fronte alla maestosa Basilica di San Pietro, la nostra meta dell’indomani.

Leggi il post “Giubileo del Volontariato: 50 anni del Movimento per la Vita”

Dove alloggiare

Dato che l’indomani dovremo essere nei pressi della Basilica di San Pietro al mattino presto la festa del Movimento per la Vita, abbiamo optato per un bed and breakfast a soli 500 metri da lì, così da non dover prendere mezzi e poterci svegliare all’ultimo momento. The Pope’s Window è nella posizione ideale per chi vuole visitare San Pietro e la Città del Vaticano, anche se rimane un po’ più fuori mano per chi ha come meta il centro, non avendo una fermata della metropolitana nelle vicinanze.

Le camere sono pulite e della giusta grandezza, il gestore molto gentile e disponibile. Non è economicissimo, ma neanche troppo caro: abbiamo pagato 107 €/notte per due persone, senza colazione (ma in camera è presente una macchina per il caffè). A questa cifra va aggiunta la tassa di soggiorno: 7 € / ospite / notte. Nei dintorni sono presenti supermarket, diversi bar e ristoranti e anche un teatro.

Se volete vedere la struttura e verificarne la disponibilità potete farlo da questo link: The Pope’s Window.

Dove mangiare

Dopo aver lasciato le valigie in camera, alcuni amici mi hanno portato a cena in un ristorante a pochi chilometri di distanza: Hostaria & Pizzeria Giacomelli.

Come suggerisce il nome, il locale offre sia pizze che primi e secondi piatti. Una particolarità interessante è la possibilità di ordinare la pizza in tre diverse dimensioni: piccola, normale o grande. Ho quindi optato per una pizza piccola come antipasto, seguita da un primo piatto.

Per la pizza, ho scelto la Giacomelli, specialità della casa, con pomodoro, mozzarella, funghi, piselli e olio. Il sapore era ottimo: una classica pizza romana, più sottile e croccante rispetto alla tradizionale pizza napoletana.

Come primo, ho scelto i bigoli cacio e pepe, preparati con burro, olio, brandy, pepe nero, pecorino e parmigiano. Il piatto era delizioso: cremoso ma non liquido, con una giusta dose di pepe che esaltava i sapori.

Eventuali tour

Il nostro tour si è svolto in circa mezza giornata, iniziando intorno alle 13:00 e concludendosi a cena. Se avete più tempo a disposizione, potreste valutare l’aggiunta di una visita guidata al Colosseo per arricchire l’esperienza.

Ecco alcune alternative per chi vuole approfondire la visita:

Qualunque sia la vostra scelta, Roma offre sempre qualcosa di unico da scoprire!

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Video

Qui sotto trovi il mio video di tutta la giornata con ulteriori consigli.

Published By: Marco Frassinelli

Nonostante il suo lavoro di tutti i giorni sia legato alla telefonia e all'energia (www.grupporestart.it), Marco Frassinelli si occupa da anni di arte, cultura e intrattenimento, sia come blogger che come organizzatore di eventi. Ha collaborato all'organizzazione di decine di manifestazioni: Albissola Comics, Asylum Fantastic Fest, Video Festival Città di Imperia, Festival di Folklore e Cultura Horror AutunnoNero, Mostriamo il Cinema, Albenga Dreams, Fiera del Libro di Imperia... È direttore di Proxima no-profit, vice presidente del Cineforum Imperia e membro del consiglio direttivo di Ludo Ergo Sum - Tana dei Goblin Imperia e Comics & Art. Ha lavorato come blogger per Blogosfere (PianetaFumetto) e ha pubblicato su diverse riviste (L'Eco della Riviera, Tenebre", Fumo di China, Dylandogofili). Ha curato per Proxima l'editing dei libri "Sina. Je m'en fiche!" e "Io alla finestra della vita" ed è co-autore dei libri "Gibba e 'Lele' Luzzati" sul cinema d'animazione e "Sei nel West, Amigo!" sul cinema spaghetti western. È autore di articoli pubblicati su "Novissimo Zibaldino del Festival” (Mellophonium) e "L'arte del doppiaggio” (Felici Editori) e di fotografie pubblicate sul fotolibro “Gallieno Ferri – Photobook” (Forum ZTN). Ama viaggiare (è coordinatore Avventure nel mondo) e creare fotolibri dei suoi viaggi. Nel 2013 crea il sito ilblogger.it dove scrive principalmente di cinema e fumetti.