Dal 9 all’11 settembre si è svolto al Palafiori di Sanremo (IM) l’evento fumettistico Sanremo Comics. Benché fosse una prima edizione, la manifestazione vantava ospiti del calibro di Jordi Bernet, Bruno Bozzetto e Filippo Scozzari, oltre a mostre di altisismo livello (tanto per citarne una: la personale di Karel Thole). Questo è il resoconto dell’evento che ho realizzato per Fumo di China #.
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un proliferare incontrollato di fiere e manifestazioni dedicate ai fumetti. Pareva perciò davvero strano che non ci fosse nessun evento degno di questo nome in provincia di Imperia, tanto più che proprio qui nacquero, a Bordighera, i primi eventi legati al fumetto e al disegno umoristico, ovvero il Salone Internazionale dei Comics (nel 1966, prima di spostarsi a Lucca) e il Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera (dal 1947 al 1999). E Sanremo? La città dei fiori e del Festival della Canzone Italiana da anni era priva del proprio evento fumettistico: dopo il Salone dell’Umorismo (che si era spostato temporaneamente qui dal 1993 al 1996) l’unico altro evento di fumetti era stato Liguria in Wonderland nel 2012.
Noi Liguri del Ponente abbiamo perciò accolto con molte speranze la nascita di Sanremo Art & Comics, un evento fumettistico che si presentava di grande rilievo e spessore culturale. La manifestazione è iniziata il 26 agosto con l’inaugurazione di sette splendide mostre, interessanti e ben allestite, curate da Sergio Pignatone: “Da Diabolik a DK” (organizzata dalla Astorina), una personale sul fumettista Disney Giorgio Cavazzano, una mostra dedicata ai cinquant’anni del film West and Soda di Bruno Bozzetto, una retrospettiva sul disegnatore satirico Filippo Scòzzari, una antologia di tavole del fumettista Jordi Bernet, una straordinaria esposizione di illustrazioni di Karel Thole e “Top 100”, una esposizione di fumetti ambitissimi dai collezionisti come i numeri 1 di Diabolik e Topolino.
L’evento vero e proprio si è svolto invece dal 9 all’11 settembre nel centro congressi Palafiori di Sanremo: una bellissima struttura, spaziosa e in pieno centro. La manifestazione si divideva in quattro aree: l’area mostre, l’area mercato del fumetto e del collezionismo, la sala conferenze e un’area “mista” con venditori vari, la scuola internazionale di comics di Torino, una postazione videogiochi e l’area cosplay (in realtà di cosplayer praticamente non se ne sono visti). Dal punto di vista della location posso spendere solo parole positive: sala conferenze attrezzata, area ristoro (seppur non fornitissima), bagni puliti (cosa tutt’altro che comune) e addirittura armadietti gratuiti dove riporre borse e acquisti (questa una vera e propria rarità per le fiere di questo genere).
Insieme alla location erano gli ospiti l’attrattiva principale di questa manifestazione. Leggendo la lista pubblicata sul sito troviamo: Emanuele Barison, Jordi Bernet, Bruno Bozzetto, Bruno Brindisi, Giorgio Cavazzano, Fabio Civitelli, Paolo Mottura, Filippo Scozzari, Sergio Tisselli e, cito, “altri autori, ancora da confermare, sono attesi sia dall’Italia che dalla Francia”. Ed arriviamo alla prima pecca di questo evento: a parte che non si sono visti questi “altri autori”, dei nove ospiti annunciati ben quattro (Brindisi, Cavazzano, Civitelli, Mottura) non erano presenti! E, cosa peggiore, le defezioni non erano state comunicate né sul sito né sulla pagina Facebook. C’è da dire che i cinque autori presenti – Barison, Bernet, Bozzetto, Scozzari e Tisselli – valevano anche da soli la trasferta sanremese! Cinque autori di grandissimo valore che difficilmente ci si aspetta di trovare in una prima edizione.
Quindi, da questo punto di vista, complimenti ai direttori artistici Giuseppe Pollicelli e Larry Camarda che hanno preferito puntare sulla qualità anche a scapito della quantità. Peccato che questi pochi ospiti non fossero almeno sempre presenti: Barison e Bernet non si sono presentati la domenica (nonostante da programma Bernet avrebbe avuto una conferenza proprio quel giorno lì), mentre Bozzetto non c’era il sabato. In questo modo i visitatori presenti un giorno solo si sono trovati di fronte al massimo due o tre dei fumettisti annunciati. Un po’ pochino, anche tenendo conto dell’importanza degli ospiti stessi.
Il programma degli incontri è stato interessante: sabato si è parlato di sculture ispirate ai fumetti con Davide Fogliadini e Sergio Tisselli, di Diabolik con Emanuele Barison e il Diabolik Club e di collezionismo con Sergio Pignatone e alcuni importanti collezionisti; la domenica Bruno Bozzetto ha ricordato il suo West and Soda e Filippo Scòzzari ha ripercorso la sua carriera (come dicevo prima, è saltata la conferenza di Jordi Bernet).
L’ultimo aspetto da analizzare è la mostra mercato: non enorme, ma ben organizzata e ben fornita. Peccato che la domenica molti espositori siano andati via parecchio prima della chiusura.
Arriviamo perciò alla conclusione e al commento. Sanremo Art & Comics non è stata la “solita” fiera di fumetti come ogni fine settimana se ne possono trovare tante. È stata una manifestazione che ha puntato tutto sulla qualità e ha cercato di porsi fin da subito come evento culturale di alto rilievo, con mostre “vere”, ospiti di fama internazionale e un’ottima location. Qualcosa, però, non ha funzionato (la comunicazione?) dato che il pubblico era molto meno delle aspettative e in alcuni momenti le sale erano praticamente deserte. Questo anche perché il tempo di visita era molto breve: con due o tre ospiti e solo un paio di incontri, una volta viste le mostre e fatto un giro per il mercato, non rimaneva molto da fare.
A mio avviso, però, nonostante questa prima edizione non sia stata esente da pecche organizzative e di comunicazione, Sanremo Art & Comics è stato un evento molto bello, originale, di taglio artistico-culturale e con tutte le potenzialità per diventare una tappa importante per gli appassionati di fumetto liguri e non solo.