
Dall’11 al 13 aprile si è svolta Torino Comics 2025, la più importante fiera di fumetti (e non solo) in Piemonte. Tanti gli ospiti e gli eventi al suo interno: io ci sono stato ed ecco il reportage.
Giunta alla sua ventinovesima edizione, Torino Comics cresce di anno in anno. Quest’anno i visitatori sono stati ben 70.000, ma grazie ai 50.000 metri quadri a disposizione nei padiglioni di Lingotto Fiere, la manifestazione è rimasta perfettamente vivibile, senza la sensazione di calca opprimente che caratterizza altre fiere simili.
Il programma spaziava dai fumetti ai giochi da tavolo, dalla musica allo sport: in una sola giornata sarebbe stato impossibile riuscire a vedere e provare tutto.



Artist Alley
Delle fiere del fumetto, ciò che più mi interessa è la possibilità di incontrare gli autori, e Torino Comics 2025 vantava una lista di ospiti davvero nutrita e di qualità.
Non sono riuscito a incontrarli tutti, ma da programma erano circa 90 i fumettisti presenti tra artist alley, case editrici e autoproduzioni.
La categoria più rappresentata era forse quella dei disegnatori Disney: Maurizio Amendola, Casty, Lorenzo Pastrovicchio, Alessandro Pastrovicchio, Enrico Faccini, Andrea Freccero, Francesco D’Ippolito, Silvia Ziche erano solo alcuni degli artisti presenti, intenti a vendere illustrazioni, dedicare albi o realizzare disegni su commissione.
Anche Sergio Bonelli Editore era degnamente rappresentata, con disegnatori come Luca Enoch, Raffaele Della Monica, Rodolfo Torti e Gino Vercelli.
La varietà era davvero notevole, spaziando da disegnatori umoristici come Clod, Bonfa e Francesco Barbieri a fumettisti di comics come Mirka Andolfo, Andrea Broccardo e Valentina Pinti.
Personalmente, mi sono concesso qualche acquisto: una copertina di Casty e alcune illustrazioni di Maurizio Amendola, Raffaele Della Monica e Gino Vercelli.







Fumetti
Se gli autori erano numerosi, lo stesso non si può dire delle case editrici. Oltre a Disney/Panini, Cronaca di Topolinia e 001 Edizioni, la presenza editoriale era piuttosto contenuta, senza grandi novità in anteprima.
Questo non significa che non si potesse trovare materiale interessante: vi segnalo alcuni volumi che hanno attirato particolarmente la mia attenzione.
- Il figlio del becchino e l’orfana, di Pietro DePalma (Presso Edizioni), tratto dalla saga letteraria di Sam Feurbach: primo di sette volumi, è un’avventura fantasy in stile manga.
- Deadly. Sfida a Sad Hill, di Alessandro Sidoti e Rossana Berretta: un graphic novel western, ambientato nello stesso universo narrativo di Balthazar.
- Il Kamasutra tenerello, illustrato da Felinia: una reinterpretazione simpatica del Kamasutra, completa di coefficiente di difficoltà e gradimento per lui e per lei.



Sport
All’esterno dei padiglioni si trovava una nuova sezione dedicata allo sport: numerose associazioni sportive offrivano esibizioni e prove gratuite per i visitatori, spaziando dal rugby alla scherma medievale, dal wrestling al basket. Grande successo anche per le esibizioni di danza e arti marziali.








Attività varie
Tra le tante attività presenti, tre in particolare mi hanno colpito:
- I combattimenti di wrestling: per chi è cresciuto a pane e Hulk Hogan, è sempre divertente – e un po’ nostalgico – assistere a suplex e hurricanrana ben eseguiti.







- Gli sbandieratori: un’arte antica ancora capace di emozionare, soprattutto vedendo l’entusiasmo di ragazzi e bambini impegnati a portare avanti questa tradizione.





- Umbrella Italian Division: definirli semplici cosplayer sarebbe riduttivo. Un vero e proprio esercito, con tanto di mezzi corazzati, impegnato a respingere orde di zombie dal trucco cinematografico impressionante, degno di serie come The Last of Us o The Walking Dead.




Tra le altre cose da segnalare: conferenze, meet & greet con doppiatori e content creator, spettacoli e concerti.





Cosplayer
Tanti, tanti cosplayer!








E poi?
Installazioni di ogni tipo – dai Ghostbusters al Dottor Who – area giochi per bambini piccoli, tonnellate di gadget e giochi da tavolo, una zona “rossa” dedicata a mostre a tema erotico riservata ai maggiorenni (una peculiarità interessante, da potenziare), artisti indipendenti, escape room, laser tag, realtà virtuale e street food.
Insomma: ce n’era davvero per tutti i gusti!




















Il concerto di Cristina D’Avena
Essendo presente in fiera la domenica, ho assistito al concerto di Cristina D’Avena (sabato si era esibito Giorgio Vanni).
Come da tradizione, la cantante ha alternato brani storici a canzoni più recenti, riuscendo a coinvolgere intere generazioni: io stesso cantavo alcune sigle della mia infanzia, mentre i miei figli, in età da scuola elementare, si scatenavano su quelle più nuove.
Molto toccante il ricordo dedicato ad Alessandra Valeri Manera, storica autrice di molte delle sigle, scomparsa meno di un anno fa.
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Commento finale
Novità rispetto alle edizioni scorse? Poche. Ma, come si suol dire, squadra che vince non si cambia. (guarda com’era Torino Comics 2023).
Torino Comics 2025 si conferma una fiera in costante crescita: 70.000 visitatori, una quantità impressionante di sotto-eventi e un’atmosfera che riesce a essere vivace senza mai diventare soffocante.
Forse non è ancora in grado di attirare pubblico da tutta Italia come Lucca Comics o Napoli Comicon, ma per chi vive tra Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia è senza dubbio un appuntamento da non perdere.
