Dopo l’anteprima alla Berlinale 2013, esce in Italia il 19 settembre l’ultimo film di Wong Kar Wai, “The Grandmaster“, un insolito (per lui) viaggio nel mondo delle arti marziali attraverso la storia di Ip Man, leggendario maestro (tra gli altri, anche di Bruce Lee) già portato sul grande schermo in due lavori da Wilson Yip. La storia è ambientata nella tumultuosa epoca repubblicana che seguì la caduta dell’ultima dinastia cinese: un’epoca di caos, divisioni e conflitti che fu anche l’età dell’oro delle arti marziali cinesi.
Splendidamente coreografato (e c’era da aspettarselo) il film è forse deludente per gli amanti del cinema classico di Kar Wai, ma visivamente è senza dubbio splendido. Per saperne di più, vi proponiamo una video-intervista (sottotitolata) allo stesso regista.
La fotografia di “The Grandmaster” è del francese Philippe Le Sourd, le scene e i costumi di William Chang Suk Ping e Alfred Yau Wai Ming, due collaboratori di vecchia data del regista.
Le scene di combattimento sono state create dal famoso coreografo di arti marziali Yuen Wo Ping (Matrix, Kill Bill, La tigre e il dragone, ecc.). Per prepararsi ai loro ruoli, i tre interpreti principali del film – Tony Leung, Ziyi Zhang e Chang Chen – si sono sottoposti ad anni di intensi e durissimi allenamenti di kung fu.