Continua la nostra rassegna dei borghi più belli d’Italia. Dopo Canale di Tenno, restiamo in Trentino – Alto Adige con Chiusa. Piccolo comune di 500 anime in provincia di Bolzano, Chiusa ha una storia millenaria, essendo quella zona abitata da oltre 2.000 anni. È in questo territorio che si trova infatti il monastero di Sabiona, culla spirituale del Tirolo, sede vescovile tra l’800 e il 1000.
Il paese fu immortalato della splendida incisione Nemesi, conosciuta anche come Grande Fortuna, dell’artista tedesco Albrecht Dürer del 1502. Tra le altre personalità legate al paese lo scultore Hans Piffrader, nato a Chiusa nel 1888 e morto a Bolzano nel 1950.
Tra le bellezze da ammirare a Chiusa edifici storici come la Casa Wegmacher e la Chiesa degli Apostoli. Del tardo Medioevo il Municipio, l’antico Albergo Leone d’oro (oggi diventato una scuola) e la Dogana Vescovile. Molto belli anche l’antica sede del Dazio Civico e l’ex Albergo Agnello. Da non perdere anche la Sala Walther, la canonica, il tribunale, la “Casa al Cervo” (il vecchio municipio). Nella Città Alta: la chiesa di S. Andrea (1482-98), la Torre del Sagrestano e la Cappella della Cripta (1439). Da visitare il Museo Civico (da vedere il Tesoro di Loreto) e la Biblioteca Civica nell’ex Convento dei Cappuccini.
Sulla sponta est dell’Isarco da vedere la Residenza Seebegg, la Canonica, la Residenza Griesbruck mentre lungo la sponda ovest, sul sentiero per Sabiona, il bel Castel Branzoli. Verso il Convento si può seguire il suggestivo percorso delle vecchie stazione della Via Crucis. Il monastero (1686), con la Chiesa del Convento e la Chiesa S. Croce, è ovviamente una tappa imperdibile. In zona anche la Chiesa di Nostra Signora (1652-58).
Se vi fermate a Chiusa per pranzo o per cena dovete ovviamente provare lo speck e i vari salumi tipici, magari accompagnati da un buon vino. Di primo ravioli o canederli, di secondo il gulasch e di dolce ovviamente lo strudel.