In questi giorni mi è capitato di vedere The Monkey King, film d’animazione presente su Netflix e ispirato a Il viaggio in Occidente. Ecco cosa ne penso.
Trama
Monkey King è un scimmia arrivata sulla Terra dentro un meteorite che decide, armata di un bastone magico, di sconfiggere 100 demoni per unirsi alle divinità. Per farlo ruberà un bastone magico a Dragon King che farà di tutto per riprenderselo.
Regia e produzione
Dietro alla macchina da presa troviamo Anthony Stacchi, animatore statunitense già regista di Boog & Elliot – A caccia di amici e Boxtrolls – Le scatole magiche.
Il film è una co-produzione Cina, Hong Kong, Stati Uniti d’America e il produttore esecutivo è Stephen Chow, regista di sui tra i più divertenti film di Hong Kong arrivati in Italia: Shaolin Soccer e Kung Fusion (se non li avete mai visti, recuperateli in lingua originale: il doppiaggio era osceno).
Commento
Il viaggio in Occidente è uno dei Quattro grandi romanzi classici ed è stato fonte di ispirazione di tantissimi manga quali Dragon Ball e Saiyuki.
In The Monkey King, la vicenda della scimmia Sun Wukong è raccontata abbastanza “fedelmente”, pur con tutti i dovuti adattamenti per renderla un’opera accessibile anche al pubblico occidentale e ai bambini.
Il protagonista è un antieroe pieno di difetti: spavaldo, egoista, testardo, egocentrico, narcisista. La sua missione, ovviamente, si rivelerà essere anche un percorso di crescita per diventare una versione migliore di sé stesso.
Il character design per personaggi funziona, sia quello del protagonista che della sua nemesi, Dragon King.
Avvincenti le scene d’azione così come sono spassose quelle comiche: le dinamiche tra Dragon King e i suoi tirapiedi ricordano molto quelle da Ade, Pena e Panico in Hercules.
Un film pensato per i bambini, ma godibilissimo anche per gli adulti. Speriamo che escano nuove pellicole sul prosieguo della vicenda.