È in sala in questi giorni Trap, nuova pellicola di M. Night Shyamalan, celebre regista di Unbreakable e Il sesto senso. Ecco la recensione.
Trama
Cooper è un amorevole papà che porta la figlia adolescente al concerto della sua popstar preferita, Lady Raven. Ben presto si scoprirà che Cooper non è una persona qualunque, ma un pericoloso ricercato. Riuscirà a sfuggire alla “trappola” della polizia in cui è caduto?
Il regista
M. Night Shyamalan è senza dubbio uno dei miei registi preferiti: The Sixth Sense – Il sesto senso, Unbreakable – Il predestinato, The Village, E venne il giorno, Old, Bussano alla porta sono tutti film che hanno saputo sorprendermi e intrattenermi.
Anche nei film meno apprezzati dalla critica, come ad esempio Lady in the Water, ho comunque trovato idee originali e elementi capaci di sorprendermi. Gli unici ai quali non sono particolarmente affezionato sono After Earth e L’ultimo dominatore dell’aria e non è un caso che siano anche gli unici due film di cui non ha scritto il soggetto.
Il suo marchio di fabbrica sono sempre stati, infatti, soggetti molti fuori dagli schemi e spesso con plot twist (colpo di scena) capaci di stravolgere quanto visto fino a quel momento.
Commento
Ecco, con Trap, al contrario della maggior parte delle sue pellicole, M. Night Shyamalan decide di non utilizzare l’espediente del grande colpo di scena finale, ma inanella tutta una serie di piccole sorprese che tengono viva la nostra attenzione.
Il regista ci rivela fin dalle prime scene l’identità segreta del protagonista e così facendo, porta lo spettatore a capire lo stato l’ansia in cui si trova il protagonista, sempre più braccato, facendogli provare uno strano conflitto: essendo il nostro punto di vista sovrapposto a quello di Cooper siamo portati da una parte a empatizzare con lui, gentile, buon padre di famiglia…, dall’altra gli vediamo fare cose orribili e quindi sappiamo che sia giusto che venga catturato.
L’altra cosa che mi è piaciuta di Trap è che ogni volta che la pellicola sembrava avviarsi ad una conclusione, il regista cambiava le carte in tavola facendo prendere al film una direzione differente da quella in cui sembrava andare. Sono rimasto particolarmente sorpreso quando, in un momento che poteva essere un potenziale finale, mi sono visto comparire la scritta “intervallo” scoprendo che era solo la fine del primo tempo!
Cast
Protagonista della pellicola è Josh Hartnett che si rivela convincente nel ruolo a lui assegnato. Così come è brava Saleka, figlia di M. Night Shyamalan, cantante di professione al debutto sul grande schermo nel ruolo della popstar Lady Raven. Brava anche la giovane Ariel Donoghue, classe 2010, nel ruolo della figlia di Cooper, Riley.
Nel cast anche l’attrice londinese Hayley Mills (ex attrice bambina in pellicole Disney negli anni ’60), Alison Pill (Agnes Jurati di Star Trek: Picard), i rapper Kid Cudi e Russ, oltre allo stesso M. Night Shyamalan che si ritaglia un piccolo ruolo.
Non mi ha convinto molto invece il doppiaggio: non tanto per la qualità dei doppiatori di per sé (Andrea Mete, Margherita De Risi, Melina Martello…), ma per un effetto un po’ “scollato” rispetto alle immagini.