U.S. Palmese: il calcio, la commedia e il sogno di un paese

U.S. Palmese

È uscito nelle sale U.S. Palmese, la nuova commedia dei Manetti Bros. che, con il loro inconfondibile stile ironico e appassionato, portano sul grande schermo una storia di calcio, sogni e riscatto ambientata nella piccola realtà di Palmi, in Calabria. Ecco perché ve lo consiglio.

Trama

Etienne Morville è un calciatore francese di straordinario talento, tra i più forti attaccanti al mondo, ma è anche l’emblema del genio e sregolatezza. Il suo caratteraccio dentro e fuori dal campo sta compromettendo la sua carriera, tanto da rischiare di uscire per sempre dal calcio che conta se non farà un bagno di umiltà per ripulire la sua immagine. Nel frattempo, a Palmi in Calabria, don Vincenzo ha un sogno: ingaggiare Morville per la locale squadra dilettante U.S. Palmese, facendo una colletta tra gli abitanti del paese.

U.S. Palmese

Regia e sceneggiatura

Amo molto lo stile dei Manetti Bros., capaci di affrontare con disinvoltura tanti generi differenti. Negli ultimi anni hanno diretto la trilogia di Diabolik, ma a mio avviso il loro capolavoro assoluto resta Song’e Napule, uno dei migliori mix tra poliziesco e commedia in assoluto. Se non lo avete visto, recuperatelo assolutamente.

Il soggetto è scritto dai due fratelli insieme a Michelangelo La Neve, noto fumettista che già in passato ha collaborato con i Manetti: il già citato Song’e Napule, Ammore e malavita, L’ispettore Coliandro.

Musiche

Una delle caratteristiche dei film dei Manetti Bros. sono sempre state le splendide musiche e anche in questa pellicola prosegue il sodalizio artistico con Pivio e Aldo De Scalzi, che hanno già musicato quasi tutti i loro film.

U.S. Palmese

Cast

Etienne Morville è interpretato da Blaise Alfonso, attore belga protagonista della serie TV inedita in Italia Nonkels. Co-protagonista, nel ruolo di don Vincenzo, è Rocco Papaleo.

Nel cast troviamo anche Max Mazzotta, che interpreta il mister della U.S. Palmese, Claudia Gerini nel divertente ruolo dell’improbabile poetessa Adele Ferraro, e poi Gianfelice Imparato, Massimiliano Bruno e Massimo De Lorenzo, alcuni degli abitanti di Palmi. Nel cast, come agente di Morville, anche il celebre attore francese Guillaume de Tonquédec.

U.S. Palmese

I film sul calcio

Il genere sportivo ha sempre regalato grandi film. Pensiamo agli Stati Uniti: ci sono stati capolavori con al centro il football americano (Ogni maledetta domenica), il baseball (L’arte di vincere), il basket (Glory Road), la boxe (Toro scatenato, Million Dollar Baby). Ovviamente anche il calcio ha ispirato film in tutto il mondo: Fuga per la vittoria, Sognando Beckham, Shaolin Soccer, Hooligans, Looking for Eric

Essendo in Italia il calcio quasi una religione, ci si aspetterebbe che la nostra cinematografia sia piena di film sul calcio e, soprattutto, che lo sport sia trattato in maniera seria e appassionata. Invece, se chiedessi a 100 persone di citare i primi film italiani sul calcio, probabilmente i titoli che uscirebbero fuori sarebbero pochi e più che altro comici: L’allenatore nel pallone, Eccezzziunale… veramente, Il presidente del Borgorosso Football Club, Il tifoso, l’arbitro e il calciatore, Paulo Roberto Cotechiño, centravanti di sfondamento, Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone
Non so perché siano così pochi i film italiani che affrontino il tema del calcio in maniera seria.

U.S. Palmese - Rocco Papaleo

Recensione di U.S. Palmese

Anche i Manetti Bros. decidono quindi di affrontare il tema del calcio con una commedia e lo fanno con la classica struttura del “Fish Out of Water” (pesce fuor d’acqua), dove un protagonista talentuoso ma arrogante viene catapultato in un ambiente molto più umile o lontano dai suoi standard abituali. Inizialmente lo rifiuta, poi impara a conoscerlo, trova un nuovo scopo e alla fine del suo “arco di redenzione” ne esce trasformato.

È lo stesso identico schema narrativo del recente Chi segna vince di Taika Waititi, altro film sul calcio con molte somiglianze con U.S. Palmese.

Nel film dei Manetti Bros. oltre alla vicenda di Morville, c’è anche il racconto di un piccolo paesino del Sud Italia, dove la gente vive nella semplicità, dove c’è più felicità in una birra in un semplice pub di paese che in qualche bar di lusso affacciato sul Duomo di Milano. Dove si gioca ancora a calcio per strada, dove ci si conosce tutti e dove lo sport può diventare l’occasione di riscatto per una terra dimenticata.

È su quei campi di provincia che un calciatore arrivato ai massimi livelli può ricordarsi che il suo sogno, prima dei soldi e della fama, era quello di giocare a calcio. E che spesso in Serie A si smette di essere un calciatore, diventando più che altro una “azienda” dove ingaggi, sponsor e follower contano più delle vittorie e del piacere di giocare.

Un film semplice, magari non originalissimo, ma molto divertente e piacevole da vedere. In alcuni momenti sembra quasi di vedere una partita di Holly e Benji, dove i campi di provincia diventavano veri e propri campi di battaglia e di riscatto, in cui la passione per il gioco superava ogni ostacolo e ogni differenza. Una storia capace di emozionare chiunque abbia mai tirato un calcio a un pallone da bambino, sognando di poter giocare un giorno davanti a una folla in delirio.

U.S. Palmese

Mario Balotelli?

Solo io penso che Etienne Morville sia ispirato liberamente a Mario Balotelli? Gli orecchini di diamante, gli eccessi, le capigliature eccentriche rimandano subito all’attaccante del Genoa. Anche di Balotelli negli anni si è detto più volte che sarebbe potuto diventare uno dei calciatori più forti del mondo se avesse avuto la testa sulle spalle, senza i tanti episodi controversi che hanno caratterizzato la sua carriera.

Certo, Mario Balotelli non è arrivato a giocare in una squadra di dilettanti nella profonda Calabria, ma è comunque passato dal giocare per club come Inter, Milan e Manchester City a una neopromossa Brescia, un Monza in Serie B o a giocare in Turchia e Svizzera… più o meno la direzione è quella. Chissà come sarebbe andata la sua carriera se ad un certo punto avesse indossato la casacca verde-nero della Palmese insieme a Peppe Reddocili e Melo Fiorino…

U.S. Palmese

Trailer

Published By: Marco Frassinelli

Nonostante il suo lavoro di tutti i giorni sia legato alla telefonia e all'energia (www.grupporestart.it), Marco Frassinelli si occupa da anni di arte, cultura e intrattenimento, sia come blogger che come organizzatore di eventi. Ha collaborato all'organizzazione di decine di manifestazioni: Albissola Comics, Asylum Fantastic Fest, Video Festival Città di Imperia, Festival di Folklore e Cultura Horror AutunnoNero, Mostriamo il Cinema, Albenga Dreams, Fiera del Libro di Imperia... È direttore di Proxima no-profit, vice presidente del Cineforum Imperia e membro del consiglio direttivo di Ludo Ergo Sum - Tana dei Goblin Imperia e Comics & Art. Ha lavorato come blogger per Blogosfere (PianetaFumetto) e ha pubblicato su diverse riviste (L'Eco della Riviera, Tenebre", Fumo di China, Dylandogofili). Ha curato per Proxima l'editing dei libri "Sina. Je m'en fiche!" e "Io alla finestra della vita" ed è co-autore dei libri "Gibba e 'Lele' Luzzati" sul cinema d'animazione e "Sei nel West, Amigo!" sul cinema spaghetti western. È autore di articoli pubblicati su "Novissimo Zibaldino del Festival” (Mellophonium) e "L'arte del doppiaggio” (Felici Editori) e di fotografie pubblicate sul fotolibro “Gallieno Ferri – Photobook” (Forum ZTN). Ama viaggiare (è coordinatore Avventure nel mondo) e creare fotolibri dei suoi viaggi. Nel 2013 crea il sito ilblogger.it dove scrive principalmente di cinema e fumetti.