Sabato 3 e domenica 4 luglio 2021 si è svolta la quinta edizione di Modena Nerd, il primo vero e proprio evento fumettistico-ludico in presenza di quest’anno. Vediamo come è andata.
COVID-19
Avevamo già partecipato ad alcune passate edizioni del Modena Nerd [clicca qui per il report di Modena Nerd 2018] e devo dire che, a parte le immancabili mascherine, non ho trovato molte differenze tra questa edizione e quelle pre Covid-19.
Come è stata gestita la prevenzione ai contagi? Per quanto riguarda l’accesso in fiera i biglietti erano venduti solo online (e in numero ridotto), all’ingresso veniva misurata la temperatura ed era obbligatorio indossare la mascherina. Fin qui tutto bene.
Una volta dentro, però, è stato quasi un “liberi tutti”. Mancava totalmente, infatti, un qualsivoglia servizio d’ordine che verificasse il distanziamento sociale. Soprattutto nell’area “gadget” i corridoi erano troppo affollati e senza alcuna regolazione del “traffico”.
Anche presso gli stand non vi erano indicazioni, a terra, della distanza da tenere in fila. C’è anche da dire che, per come erano disposti gli stand, non ci sarebbe stato spazio per mantenere il metro di distanza tra una persona e l’altra senza occupare tutto il passaggio.
Nella zona video game erano presenti numerosi dispenser di gel igienizzante, ma nessuno controllava che venisse adoperato prima utilizzare un gioco, né i giochi stessi venivano sanificati tra un giocatore e l’altro.
Insomma, si è basato tutto sull’autodisciplina del pubblico, ma senza dare lo spazio fisico per potersi distribuire adeguatamente e senza vigilare.
Di positivo: i bagni del Modena Nerd sono in assoluto i più puliti dell’intero panorama di fiere del fumetto in Italia. Sono stati infatti igienizzati e lavati con grande frequenza (anche i cestini venivano vuotati regolarmente): complimenti al servizio di pulizia del Modena Fiere.
Resoconto dell’evento
Smarcato il tema della prevenzione covid, parliamo ora della fiera vera e propria. Anche nelle passate edizioni, Modena Nerd ha avuto un approccio molto trasversale. Rispetto alle tante “Comics & Games” che si concentrano principalmente su fumetti e giochi da tavolo, scegliendo un generico “Nerd” la fiera di Modena, così come il parente Bologna Nerd Show, si inserisce tra le fiere del “un po’ di tutto”, così da intercettare al massimo il gradimento dei visitatori.
AREA FUMETTO
Il fumetto, inteso come oggetto fisico, era molto poco presente: giusto un paio di piccole case editrici, qualche autoproduzione e qualche bancarella. Di contro è stato dato molto spazio ad esponenti di spicco del mondo fumettistico, sia cartaceo che web.
La artist alley è, infatti, uno dei punti forti di questa manifestazione, con oltre 40 fumettisti presenti. Contrariamente agli scorsi anni non erano presenti big stranieri, ma la qualità di quelli italiani era sicuramente di tutto rispetto: Paolo Barbieri, Alessandro Vitti, Francesco Mobili, Fernando Proietti, Massimo Bonfatti…
L’unica cosa che mi è dispiaciuta del reparto fumettistico è stata l’assenza delle estrazioni di sketch: era una delle peculiarità della fiera ed è un peccato che sia stata abolita dal programma. Speriamo che nella prossima edizione tali sessioni vengano reintrodotte.
AREA GADGET
Molto ben fornita, con bancarelle di ogni tipo: videogame, tatuaggi, poster, oggettistica, spade, dadi, action figure, carte, vestiti, addirittura pc. Tutto quello che potrebbe interessare ad un nerd… c’era.
Numerosi anche gli stand gastronomici, con piatti che spaziavano dalla Sicilia alla Cina.
Molto ricco lo spazio dedicato ai Lego con numerose installazioni tra pirati, castelli e addirittura un concerto rock a mattoncini.
AREA LEGO
Tantissime le installazioni LEGO presenti in fiera.
AREA VIDEOGAME
Non ricordo in altre fiere un così grande e ben organizzato spazio dedicato ai retrogame e agli arcade. C’erano decine, anzi centinaia di postazioni di gioco tra cabinati e console, tutte gratuite a disposizione del pubblico.
Divertentissimo tornare indietro nel tempo per giocare a Super Mario o Pacman, così come sfidare a giochi di ballo o sparatutto. I papà che mostravano i giochi della loro infanzia ai bimbi curiosi, gli adolescenti entusiasti della “fisicità” di questi supporti, così diversi dai giochi online ai quali sono abituati.
Tutti che si divertivano. Sicuramente la sezione meglio riuscita di tutta la fiera.
AREA PALCO
L’area palco si trovava all’esterno, dove erano presenti anche alcuni interessanti stand gastronomici (ad es. le pannocchie arrostite). Il tempo è stato ottimo il sabato e più fresco la domenica. Tra le varie esibizioni forse la più interessante era quella degli Alvin Star.
Conclusioni
Fiera decisamente riuscita. Speriamo che piano piano il settore fieristico italiano possa ripartire: abbiamo tutti bisogno di un ritorno alla normalità.