Creed III: la recensione

Creed III è il terzo capitolo dello spin-off di Rocky dedicato al Adonis Johnson, figlio illegittimo di Apollo Creed. È anche il primo episodio del franchise senza Sylvester Stallone.

Trama

Adonis Creed si ritira dal pugilato dopo una lunga e brillante carriera che lo ha visto difendere per anni il titolo di campione del mondo. Salto temporale e lo troviamo ora a dirigere la propria palestra con in “scuderia” l’attuale campione del mondo Felix Chavez.

È allora che riemerge dal passato Diamond Dame, suo amico di infanzia appena uscito dal carcere dopo una lunga condanna ricevuta per un fatto che in qualche modo è collegato con Adonis stesso.

Dame era un pugile dal grande potenziale e in carcere si è allenato molto. Chiede quindi ad Adonis la possibilità, anche se non più giovane, di tornare a combattere e sfidare l’attuale campione del mondo.

Cast

A parte Sylvester Stallone, in Creed III sono presenti tutti gli altri attori delle pellicole precedenti: Michael B. Jordan è Adonis “Donnie” Creed, Tessa Thompson è Bianca Taylor, Phylicia Rashād è Mary Anne Creed. Tornano anche Florian Munteanu come Viktor Drago, Wood Harris come Little Duke Evers e Tony Bellew come Ricky Conlan.

Le due nuove aggiunte sono José Benavidez Jr. nei panni del campione del mondo Felix Chavez, e Jonathan Majors come Damian “Dame” Anderson.

José Benavidez Jr. è davvero un pugile professionista, ma lo è nei pesi welter (66,70 kg). Nonostante il suo impegno, non è molto credibile come campione del mondo dei pesi massimi.

Molto meglio invece Jonathan Majors che spesso ruba la scena a Michael B. Jordan. Attore noto, ha recentemente interpretato Kang il Conquistatore nel film Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Regia

Nel doppio ruolo di regista-protagonista, è proprio Michael B. Jordan a sedere dietro la macchina da presa. Essendo il suo film d’esordio non tutto fila liscio: qualche scena è un po’ pacchiana, qualche altra un po’ ingenua.

Comunque per essere un’opera prima, dal punto di vista della regia la sufficienza la raggiunge pienamente.

Sceneggiatura

L’assenza di Sylvester Stallone nel progetto non la soffriamo tanto dal punto di vista del cast: in Creed il personaggio di Rocky ha sempre cercato di non rubare la scena al protagonista e con Creed II abbiamo assistito ad un definitivo passaggio di consegne.

Leggi anche: Creed – Nato per combattere: la recensione

Leggi anche: Creed II: la recensione

La vera assenza di Stallone la percepiamo nella scrittura. La sceneggiatura è infatti l’elemento più debole di questa pellicola, sicuramente la peggiore della saga di Creed.

Per dirvi esattamente i problemi della sceneggiatura dovrei “spoilerare” troppo e quindi non posso entrare nei dettagli, ma sono tantissimi i momenti in cui succede qualcosa e le reazioni dei personaggi non hanno senso rispetto al contesto.

Per esempio: scopri che qualcuno si è macchiano di brutto crimine ai danni di un amico e ora sta rovinando la vita anche a te? Come fai a fermarlo? Davvero l’unico modo che hai è farci a botte mettendo a rischio tutto quello che hai costruito oppure puoi semplicemente denunciarlo?

Questo è uno dei tanti esempi di cose anche importanti che accadono e poi il film prosegue “come se niente fosse“.

Commento

Da amante sfegatato della saga di Rocky, ho apprezzato anche Creed – Nato per combattere e Creed II., dei quali potete trovare la recensione qui sul blog.

Queste due pellicole erano di fatto un remake attualizzato dei film della vecchia saga: Creed fondeva Rocky con Rocky V, mentre Creed II fondeva Rocky III con Rocky IV.

Questo Creed III a firma Michael B. Jordan e senza Sylvester Stallone poteva essere l’occasione di portare sullo schermo qualcosa di completamente nuovo lasciando definitivamente camminare Adonis fuori dall’ombra del suo mentore.

Qualcosa però è andato storto e, seppure la pellicola non sia da buttare, spreca questa occasione con delle forzature di sceneggiatura davvero insensate.

Ed è un peccato dato che da altri punti di vista il film non è male e, con alcune correzioni, sarebbe tranquillamente potuto essere all’altezza dei due precedenti.

Trailer

Published By: Marco Frassinelli

Nonostante il suo lavoro di tutti i giorni sia legato alla telefonia e all'energia (www.grupporestart.it), Marco Frassinelli si occupa da anni di arte, cultura e intrattenimento, sia come blogger che come organizzatore di eventi. Ha collaborato all'organizzazione di decine di manifestazioni: Albissola Comics, Asylum Fantastic Fest, Video Festival Città di Imperia, Festival di Folklore e Cultura Horror AutunnoNero, Mostriamo il Cinema, Albenga Dreams, Fiera del Libro di Imperia... È direttore di Proxima no-profit, vice presidente del Cineforum Imperia e membro del consiglio direttivo di Ludo Ergo Sum - Tana dei Goblin Imperia e Comics & Art. Ha lavorato come blogger per Blogosfere (PianetaFumetto) e ha pubblicato su diverse riviste (L'Eco della Riviera, Tenebre", Fumo di China, Dylandogofili). Ha curato per Proxima l'editing dei libri "Sina. Je m'en fiche!" e "Io alla finestra della vita" ed è co-autore dei libri "Gibba e 'Lele' Luzzati" sul cinema d'animazione e "Sei nel West, Amigo!" sul cinema spaghetti western. È autore di articoli pubblicati su "Novissimo Zibaldino del Festival” (Mellophonium) e "L'arte del doppiaggio” (Felici Editori) e di fotografie pubblicate sul fotolibro “Gallieno Ferri – Photobook” (Forum ZTN). Ama viaggiare (è coordinatore Avventure nel mondo) e creare fotolibri dei suoi viaggi. Nel 2013 crea il sito ilblogger.it dove scrive principalmente di cinema e fumetti.

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