Oggi, 12 ottobre, 522 anni fa, ovvero nel 1492, l’esploratore genovese Cristoforo Colombo sbarcava sulle coste dell’isola San Salvador scoprendo così l’America. Cittadino della Repubblica di Genova, era convinto di poter raggiungere l’Asia più velocemente, navigando verso occidente. Propose le sue teorie al re di Portogallo ma, non trovando finanziamenti presso di lui, tentò, questa volta con successo, con i re di Castiglia e Aragona.
Così il 3 agosto 1492 partì da Palos de la Frontera con le celebri tre caravelle (la Santa Maria, la Nina e la Pinta) e così, dopo oltre tre mesi e più di 3500 miglia percorse, il 12 ottobre alle due di notte fu finalmente avvistata terra.
Non essendosi trovato di fronte la grande Asia raccontata da Marco Polo, iniziò a girare ed esplorare la zona. Cuba, Haiti, Tortuga… Dopo numerose traversie (la Pinta se ne va, poi torna, la Santa Maria si incaglia…) durante i circa tre mesi di esplorazioni, Colombo decise di tornare indietro. Tra uragani e altri pericoli, riuscì finalmente a marzo a tornare nella Penisola iberica con oro, tabacco, pappagalli e alcuni “indiani”.
Quello fu solo il primo di quattro viaggi, tra morti, tempeste, malattie, rivolte, ammutinamenti e scontri con gli indigeni, che questo grande navigatore intraprese alla scoperta delle Indie o meglio del Nuovo Mondo.
Ci uniamo perciò ai festeggiamenti del Columbus Day.