La tradizione del Comedy Central Roast, trasmissione speciale in cui una star viene amorevolmente “massacrata” da amici e colleghi in sua presenza, è nata nel 1998. Dopo un primo periodo sperimentale, dal 2005 è diventato appuntamento (un po’ più) fisso, e nel suo ultimo appuntamento a settembre 2013 ha avuto come protagonista James Franco.
L’autoironia è la chiave di una serata come questa, in cui l’invitato principale viene fatto “arrosto” dai suoi più intimi: per James Franco l’onore è toccato ai sodali Seth Rogen (che ha condotto la serata), Jonah Hill, Nick Stroll, Bill Hader, Andy Samberg, Sarah Silverman, Aziz Ansari, Natasha Leggero e il “padrone di casa” dei Roast, Jeff Ross, per l’occasione abbigliatosi come Franco in “Spring Breakers”.
Un palco ad alta densità di comici ebrei (fatto più volte ripetuto da loro stessi: “Nessuno si chiede mai come mai la NBA sia piena di neri, sono i più bravi a schiacciare: noi ebrei siamo i più bravi a fare battute!“, ha detto Stroll), in cui l’autoironia e la consapevolezza della propria stima reciproca è stata la chiave per una serata sboccata ma estremamente divertente, specie per chi ha vissuto in prima persona i lavori dei presenti (compresi i flop spernacchiati di Rogen – come “In viaggio con mamma” o “The green hornet” – i film indipendenti di Franco, ecc…).
http://youtu.be/cgaGXwuo6uM
Franco è attore e regista, ma anche autore e artista, pittore e scrittore: la sua estrema versatilità (è anche studente e professore universitario in più corsi) è stata il facile bersaglio dei suoi amici, che si sono anche presi in giro con passione tra loro: James non apre mai gli occhi completamente, Hill cambia taglia ogni 3 ore, Rogen è sempre fatto, Sarah Silverman ha lo stesso repertorio da sempre, Stroll e gli altri chi li conosce?, Hader e Samberg dopo il Saturday Night Live sono spariti, e via così, allegramente.
Tra i bersagli preferiti della ricca carriera di Franco, la sua conduzione (insieme ad Anne Hathaway) della cerimonia degli Oscar nel 2011…
Una serata gradevole e riuscita, merito della complicità tra i suoi protagonisti. Tale è la capacità di James Franco di lavorare a più progetti contemporaneamente (a Venezia 2013 era presente in molteplici vesti, autore-attore-regista-sceneggiatore-narratore!), che ha realizzato per l’occasione un film, “Francophrenia” (di 66 minuti!)…