Operazione Nostalgia 2023: a Ferrara la sfida tra Totti e Del Piero

Serie A – Operazione Nostalgia è una community dedicata al calcio “dei tempi che furono”. Il 24 giugno 2023 hanno organizzato un raduno a Ferrara dove si è giocata una amichevole tra vecchie glorie della Serie A: Alessandro Del Piero, Francesco Totti, Totò Di Natale, Diego Milito… Non potevo proprio mancare: ecco come è andata.

La giornata al Village

Arrivo a Ferrara di mattina presto e alle 10.30 sono già Village allestito al Parco Collette, a pochi minuti a piedi sia dallo Stadio che dalla Stazione ferroviaria. Il Village è piccolino ma l’atmosfera è molto piacevole: centinaia di persone con indosso vecchie maglie da calcio “vintage” con sulle spalle nomi come R. Baggio, Sforza, Del Piero, Totti, Crespo…

Subito accanto ci sono poi due campi da calcio a tre nei quali viene organizzato un torneo con squadre provenienti da tutta Italia. Alla fine vincerà il Napoli.

Tutto molto carino, ma il clou deve ancora arrivare: dagli altoparlanti annunciano che ogni ora due calciatori passeranno dal Village per incontrare i tifosi. I primi ad arrivare sono: Sébastien Frey (portiere francese di Inter, Verona, Parma, Fiorentina e Genoa), Pierluigi Orlandini (difensore di Inter, Parma, Verona e Lecce), Giorgos Karagounis (centrocampista di Inter, Panathinaikos e Benfica) e Ernesto Chevanton.(attaccante del Lecce).

All’arrivo del portiere francese, sempre disponibilissimo con i fan, è scattato subito il famoso coro “Quanta fiha c’avrei coi capelli di Frey” così come l’arrivo dell’attaccante uruguaiano ha portato il pubblico a intonare “Din don, din don, intervengo qui da Lecce, ha segnato Chevanton“.

Il secondo gruppo di calciatori ad arrivare è composto da “El Pampa” Roberto Sosa (attaccante argentino dell’Udinese) e ben 3 campioni nel mondo 2006: Marco Amelia (portiere di Livorno, Palermo, Genoa e Milan), Simone Barone (centrocampista di Chievo, Parma, Palermo e Torino) e Cristian Zaccardo (difensore di Bologna, Palermo, Wolfsburg e Parma).

Ormai l’atmosfera è sempre più goliardica e quando i 4 calciatori arrivano allo stand della Ceres il pubblico parte con il coro “Offrici, offrici, offri una Ceres, oh Zaccardo, offrici una Ceres!“.

Siamo ormai nel pomeriggio e arrivano gli ultimi 4 calciatori: Mauro Bressan (centrocampista di Foggia, Cagliari, Fiorentina, Venezia…), Arturo Di Napoli (attaccante di Vicenza, Empoli, Piacenza, Venezia, Messina…), Sergio Volpi (centrocampista di Bari, Venezia, Piacenza, Sampdoria…) e Paolo Poggi (attaccante di Udinese, Piacenza, Torino…).

C’è chi si complimenta con Bressan per il suo goal in rovesciata al Barcellona in Champions League (considerato tra i più belli della storia del calcio) e chi cantava a Di NapoliSe la birra ce la offri tu, ce la offre Re Artù!“, ma la nostalgia dei trenta-quarantenni era tutta rivolta alla “coppia” VolpiPoggi. Cosa hanno in comune questi due calciatori?

Se mi fate questa domanda non siete stati ragazzi tra il 1997 e il 1998. In quella stagione, infatti, spopolava una raccolta di figurine che si trovavano insieme ai chewing gum. Completando l’album si potevano vincere palloni e maglie da calcio. Peccato che (quasi) nessuno riuscì mai a completare tale raccolta dato che due figurine erano rarissime e quasi introvabili: proprio quelle di Sergio Volpi e Paolo Poggi.

E così, tra cartelli con scritto “Per colpa vostra sto ancora pagando il dentista“, molti si sono fatti autografare l’album nello spazio delle figurine mancanti: una sorta di “premio di consolazione” a distanza di un quarto di secolo.

Ora però sono le 19.00 e decidiamo di dirigerci verso lo stadio per l’attesissima partita.

La partita

Entriamo nel Paolo Mazza, stadio della Spal e quinto stadio italiano per anzianità tra quelli ancora utilizzati. Lo stadio è molto bello e totalmente rinnovato nel 2018.

Dopo la premiazione del torneo di calcio a tre svoltosi al Village, fanno finalmente ingresso sul terreno di gioco le due formazioni.

La squadra bianca, disposta con un 4-4-2, vede in porta Sébastien Frey; in difesa David Balleri, Nicola Legrottaglie, Alessandro Lucarelli e Max Tonetto; a centrocampo Pierluigi Orlandini, Damiano Tommasi, Vincent Candela e Simone Barone; all’attacco Francesco Totti (capitano) e Diego Milito. A disposizione: Marco Ballotta, Marco Biagianti, David Pizarro, Filippo Maniero, Arturo Di Napoli, Roberto Sosa.

La squadra nera, disposta con un 4-3-3, vede in porta Marco Amelia; in difesa Cristian Zaccardo, Fabio Galante, Michele Paramatti, Paolo De Ceglie; a centrocampo Stefano Fiore, Giorgos Karagounis, Sergio Volpi; all’attacco Alessandro Del Piero (capitano), Antonio Di Natale, Ernesto Chevanton. A disposizione: Giuseppe Taglialatela, Paolo Poggi, Gianluca Colonnello, Michele Marcolini, Luca Altomare.

Tantissimi i cori, ma quello più persistente è senza dubbio “Un capitano, c’è solo un capitano” dedicato a Alex Del Piero, accolto in maniera entusiasta da tutto il pubblico juventino presente allo stadio.

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Dopo i saluti al pubblico, tutti i campo per un lungo riscaldamento tra gare di rigori e punizioni.

Inizia la partita e tra un capovolgimento di fronte e l’altro, il pallino del gioco sembra averlo la squadra bianca alla quale viene annullato un goal per fallo di mano di Simone Barone. I Neri però non stanno a guardare e Di Natale sfiora il goal due volte: prima con una clamorosa rovesciata e poi con una bellissima azione personale fuori di poco.

Totti illumina le azioni dei bianchi con la sua solita tecnica e intelligenza tattica e al 36′ arriva finalmente il primo goal: Diego Milito, lanciato a rete da Marco Biagianti, la mette alle spalle di Amelia e il pubblico parte a cantare “Diego Milito facci un goal, ed è la Nord che te lo chiede… Diego Milito facci un goal!“.

Operazione-Nostalgia
Francesco Totti

Intervallo e si riprende la partita con il pareggio dei neri: palo di Karagounis, fallo di mano, calcio di rigore. Sul dischetto va, ovviamente, Alex Del Piero che non sbaglia. 1-1 e pubblico in delirio.

Operazione-Nostalgia
Alessandro Del Piero

Totti allora si prende la squadra bianca sulle spalle e prima stampa un bolide sulla traversa e poi lancia Pizarro a tu per tu con Amelia: El Pek scavalca il portiere in uscita con un colpo di tacco e appoggia di testa nella porta ormai sguarnita. Goal bellissimo e punteggio sul 2-1.

I bianchi continuano ad attaccare ma Amelia è bravo a difendere la propria porta e piano piano i neri prendono il controllo della partita grazie alle sgroppate sulla fascia di Paolo De Ceglie e alle incursioni offensive di Giorgos Karagounis.

Ed è proprio su un altro palo preso dal centrocampista greco che Ernesto Chevanton si fionda da attaccante vero e segna il goal del pareggio, diventando l’unico calciatore ad aver segnato in tutti e quattro i raduni di Operazione Nostalgia.

Al 65′ il goal che porta il punteggio sul 3-2 per i neri lo segna Paolo De Ceglie con una splendida azione personale conclusa con un bellissimo tiro di sinistro sul palo più lontano. Gli juventini più cinici sicuramente avranno pensato: “ma non potremmo riprendere De Ceglie al posto di Alex Sandro?!“.

Il 4-2 lo segna ancora Ernesto Chevanton che segna in due tempi dopo una respinta di Ballotta su un suo tiro. Emozioni fino alla fine con la doppietta di Pizarro su contropiede e il terzo palo di Karagounis.

Risultato 4-3 per una partita molto divertente e con alcune giocate davvero degne di nota.

Commento finale

Bellissima manifestazione. In genere lo stadio è un luogo “divisivo” nel quale spesso conta più lo sfottere e insultare gli avversari rispetto a supportare la propria squadra.

In questa Operazione Nostalgia, invece, abbiamo assistito ad una partita dove il pubblico era lì solo per festeggiare e divertirsi, esultando per ogni goal o gesto atletico.

Una partita con ragazzi, famiglie con bambini, persone anziane, maglie della Juventus accanto a maglie dell’Inter, tutti ad omaggiare questi campioni e l’amore per il calcio, a prescindere dalla propria fede calcistica.

Anche il pre-partita al Village è stato molto divertente con l’incredibile opportunità di incontrare i propri beniamini (peccato che Alex non sia passato). Certo, l’incontro con i calciatori è stato un po’ una bolgia, ma non c’è stato nessun incidente e alla fine penso che tutti siano riusciti ad avvicinare i vari giocatori per un autografo o un selfie.

Quello che hanno fatto gli organizzatori è stato qualcosa di bello e magico. 14.000 persone allo stadio a intonare cori di vent’anni fa, diretta televisiva su Sport Italia, una marea di magliette vintage indossate da spettatori di ogni età: davvero complimenti! È questo il giusto spirito del calcio!

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