Quest’anno sono stato a Torino Comics di sabato. Non so dirvi quindi come sia andata gli altri giorni ma essendo il sabato il giorno centrale dell’evento dovrebbe essere quello più rappresentativo.
Per questa edizione dei vent’anni l’organizzazione ha schierato una lista ospiti davvero notevole, molto più ricca per numero di autori rispetto alle edizioni precedenti. Anche l’area autori era molto più grande e con molti autori in dedica contemporaneamente. Nonostante la forte presenza di autori Pavesio, quest’anno c’erano molti più autori “della fiera” e quindi l’area autori era una “area autori” a tutti gli effetti e non solo una “area Pavesio” come dava l’impressione di essere gli scorsi anni.
Anche il sistema di gestione delle liste quest’anno l’ho trovato molto funzionale: apertura anticipata di tutte le liste della sessione, possibilità di iscriversi a massimo due liste a testa. Peccato però che l’incaricata non sia stata in grado di applicarlo come dovuto, facendo sì che alcuni si iscrivessero a svariate liste e altri rimanessero esclusi. Un vero peccato perché con un po’ più di attenzione, polso ed esperienza dall’altra parte del tavolo avrebbe tutto potuto funzionare nel modo corretto.
Per il resto posso dire che l’area autori e case editrici era l’area più vuota dal punto di vista di pubblico. In alcuni momenti abbastanza desolante. Molto più affollate le aree Mercatino (fumetterie) e soprattutto l’area Commerciale (giochi, merchandising) . Mi ha stupito trovare nella zona games diverse autoproduzioni fumettistiche. A mio avviso sarebbe stato meglio, e più corretto, metterle insieme alle case editrici, dato che era la zona più “debole” e qualche autore in più avrebbe certamente giovato.
Molto bene organizzata l’area Scuola dei Comics con tantissimi studenti sempre all’opera, computer e aula workshop. Mentre per quanto riguarda lo spazio incontri era probabilmente nel punto più nascosto (in liguria diciamo: “imbelinato“) della fiera.
Tutto sommato una buona fiera e spero che la forte presenza di autori sia una direzione e non un one shot dovuto all’anniversario.