Brutta notizia per il fumetto italiano: qualche giorno fa è morto all’età di 87 anni il fumettista Gianluigi Coppola, detto Didi. Ricordato per Dylan Dog e Martin Mystère, è stato uno dei più importanti illustratori italiani, soprattutto in Regno Unito, oltre che artista per Playboy e Penthouse.
Nato a Chiavari, in provincia di Genova, il 16 aprile 1928, Gianluigi Coppola si trasferisce alla fine degli anni ’40 a Milano dove lavora per il giornale a fumetti Goal (Gazzetta dello Sport). Tra i suoi lavori di quel periodo: Nat del Santa Cruz con Ferdinando Tacconi e a Sciuscià con Franco Paludetti. A metà degli anni ’50 si trasferisce in Inghilterra, dove vivrà per oltre vent’anni. Lì realizza Billy the Kid, Scoop Donovan, Battler Britton e molti altri fumetti. Negli anni ’60 lascia, temporaneamente, il fumetto per dedicarsi all’illustrazione di libri collaborando con tantissime case editrici: Penguin Books, Corgi, Fontana, Collins, Pan, Granada. Lavora anche per la pubblicità e lavori su riviste: Sunday Times, Forum, Observer, Psycology Today. Torna in Italia nel 1979 e illustra diversi Oscar Mondadori, oltre a lavorare per Playboy e Penthouse. Torna ai fumetti, dopo oltre trent’anni, ad inizio degli anni ’90 entrando nello staff di Dylan Dog e Martin Mystère per la Sergio Bonelli Editore. Negli anni 2000 continua quindi a dipingere e illustrare anche dopo essersi nuovamente ritirato del fumetto. Muore a Genova il 24 agosto 2015.