Il 13-15 maggio 2022 si è svolto a Cernobbio il Lake Como Comic Art Festival, manifestazione fumettistica d’élite dedicata ai fumettisti e alla tavole originali. Ecco come è andata.
Il Lake Como Comic Art Festival è sicuramente la “meno italiana” tra le fiere del fumetto in Italia. E non mi riferisco con questo al fatto di essere a soli 3 chilometri dal confine svizzero, bensì allo spirito che la anima.
Nell’immaginario collettivo la fiera di fumetti in Italia “classica” propone al suo pubblico fumetti e case editrici, ma molto spesso anche giochi da tavola, videogiochi, gadget e gli immancabili cosplay.
Il Lake Como Comic Art Festival, così come Albissola Comics prima di lei, non ha niente di tutto questo: niente giochi, niente gadget, niente cosplay, ma anche niente fumetti. “Solo” fumettisti… e che fumettisti!
Ospiti
La lista ospiti di questa edizione, così come dell’edizione precedente, comprende alcuni tra i più importanti disegnatori di comics al mondo: Arthur Adams, Mark Buckingham, Frank Cho, Oliver Coipel, Alan Davis, Adi Granov, Klaus Janson, Alex Maleev, Dave McKean, Esad Ribic… la lista è lunghissima e incredibile!
Anche il fumetto italiano era ben rappresentato, con alcuni tra i maestri indiscussi di questa arte, quali i leggendari Paolo Eleuteri Serpieri, Giorgio Cavazzano, Milo Manara, Tanino Liberatore e Giorgio Cavazzano, accompagnati da alcuni dei principali artisti “Marvel/DC made in Italy” quali Simone Bianchi, Gabriele Dell’Otto, Riccardo Federici, Sara Pichelli, e poi Emanuela Lupacchino, Matteo Scalera, Stefano Gaudiano (gentilissimo!), Emilio Laiso, Enrico Marini…
Nonostante fossimo geograficamente in Italia, la fiera è stata totalmente “comics USA oriented“: pochi Tex e Dylan Dog, pochi Topolino (a parte il maestro Cavazzano), manga totalmente assenti, pochi francesi, ma tanti, tanti Batman e Spider-Man.
Tra gli illustratori, i due nomi che mi hanno colpita di più sono stati sicuramente Mark Raats, famoso “cartellonista” per Hollywood (suo ad esempio il manifesto di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo), e lo svizzero Pierangelo Boog, autore di illustrazioni a tema femminile davvero bellissime.
Location
L’evento si svolgeva in un grande centro congressi sito nel parco della splendida Villa Erba, edificio ottocentesco proprio sulle rive del Lago di Como.
Grazie al numero chiuso (massimo 1.000 visitatori) e gli ampi spazi espositivi, la fiera è stata sicuramente una delle fiere più vivibili a cui ho partecipato in vita mia. Poche file, poche “corse” da una parte all’altra, poca ressa.
D’altra parte, con quello che costa il biglietto (molto più caro delle altre fiere italiane), il target è proprio quello di un pubblico più esigente, che non si tira indietro rispetto ad un spesa, ma che cerca la qualità a tutti costi.
L’altro lato della medaglia di questo tipo di evento è che la soddisfazione di ciascuno sarà direttamente proporzionale con la sua capacità di spesa. Che deve essere alta, anche solo per avere un minimo di soddisfazione.
In altri eventi, il collezionista può trovare prodotti di tutte le fasce di prezzo: dal doodle in regalo con l’acquisto di un albo, allo sketch da 20 €, fino alla commission. Qui, invece, mediamente lo “scontrino” minimo partiva dai 50 € per piccoli disegni 6×8 cm per salire velocemente a centinaia o migliaia di euro.
Prezzi molto alti rispetto alle altre fiere italiane, ma molto alti anche rispetto alla scorsa edizione del Lake Como Comics Art (almeno così mi hanno detto altri visitatori, dato che per me questa è stata la prima edizione).
Si sentiva la mancanza, a mio avviso, di qualche soluzione più economica che permettesse ad un visitatore con un budget di meno di 1.000 / 2.000 € ad ambire a portarsi a casa più di uno o due disegni. Comunque più che una mancanza, direi che è stata una scelta precisa, atta a posizionarsi su una certa fetta di mercato molto esigente ed alto spendente.
Quindi, come è stato il Lake Como Comics Art Festival 2022? Sicuramente non è una fiera per tutti, data la specificità del settore e il livello di spesa richiesto ai visitatori. Ma se siete appassionati di tavole originali e commission e non avete problemi di budget, sicuramente il LCCAF diventerà per voi una (se non “la) delle fiere più imperdibili dell’anno.