Dal 14 al 16 aprile si è svolta la fiera Torino Comics 2023: ecco come è andata.
Con ben XXVII edizioni all’attivo, Torino Comics è una fiera storica nel panorama degli eventi fumettistici italiani. Creata e curata a lungo da Vittorio Pavesio, negli ultimi anni ha cambiato gestione.
Ecco i reportage delle edizioni precedenti: Torino Comics 2014, Torino Comics 2015 e Torino Comics 2016
Se inizialmente il target della fiera erano gli appassionati di fumetto, nelle edizioni più recenti il fumetto ha perso il ruolo prioritario all’interno del programma e l’attenzione della fiera si sempre più indirizzata a giochi, cosplay, gadget, serie televisive e tutto ciò che rientra nel mondo fantasy e nerd.
Vediamo ora come era suddivisa la fiera nei tre padiglioni che la componevano.
PADIGLIONE 2: AREA FUMETTO
L’edizione di quest’anno, fortunatamente, sembra ridare più spazio ai fumettisti rispetto alla ultime Torino Comics. L’area comics era ancora limitata in estensione (meno del 10% dello spazio espositivo), ma di ospiti ce n’erano parecchi e di qualità: Gabriele Dell’Otto (autore del manifesto ufficiale), Luca Maresca, Alessandro Cappuccio, Francesco Manna, Boban Pesov, Elena Casagrande, Sergio Giardo, Stefania Caretta, Giulia Massaglia…
Presenti anche diverse case editrici (che negli ultimi anni erano quasi sparite) ciascuna delle quali con autori ospiti: 001 Edizioni (Luis Quiles e Gianni Tacconella), Cut-up Edizioni (Lucio Filippucci, Clod, Massimo Bonfatti…), Sbam! Comics (Giorgio Sommacal), NPE Edizioni (Andrea Cavaletto), Comicout (Laura Scarpa), Dimoon (Rossana Berretta, Alessandro Sidoti)…
In realtà, cercando bene, c’erano fumettisti anche in altre zone della fiera, come ad esempio Matteo Nannini, autore del fumetto J. W. Wiland, il cui stand era posizionato nell’area Tattoo anziché nell’area Comics. Oppure Samantha Scuri, trovata per caso in uno stand lontano dalla sezione Comics e neanche annunciata tra gli ospiti dell’evento.
Staccata dall’area comics era anche l’artist alley: sebbene fosse formata da artisti (semi)esordienti e spesso fin troppo acerbi, vedeva tra le sue presenze anche qualche artista professionista come Kurt Vincenzi e quindi non si capisce il perché di questa divisione.
Forse avvicinare di più tra loro i vari stand dedicati al mondo del fumetto e dell’illustrazione, anziché mischiarli con gli stand di gadget, magliette e carte pokémon, avrebbe dato più visibilità e attrattività a quest’area.
PADIGLIONE 2: ALTRI STAND
Il resto del padiglione 2 era composto da stand di qualsiasi tipo: giochi da tavolo, giochi di carte, gadget, t-shirt, poster, dadi, spade e tutto quello che si può immaginare di trovare in una fiera come questa.
C’erano anche alcune aree ristoro (a memoria: bar, un chiosco di hot dog, uno di churro, uno di crepes e un ristorante asiatico) e la Kpop Arena dedicata alla danza.
Interessanti le due aree dedicate ai più piccoli (Play Area) e quella di sensibilizzazione verso l’inclusione dei disabili (Agenda della disabilità).
PADIGLIONE 1: AREA PALCO
Avendo visitato Torino Comics 2023 in giornata, era impossibile vedere ogni singola parte di una fiera così grande e il padiglione 1 è quello che ho visitato meno.
Sono stato lì solo per assistere al concerto di Giorgio Vanni: concerto come sempre molto coinvolgente grazie alla bravura di Vanni sia come cantante che come intrattenitore.
Per il resto ho visto diversi stand legati a varie community quali quelle degli appassionati di Tolkien, Doctor Who e Ghostbusters.
PADIGLIONE 3: ZONA ROSSA
Il padiglione 3 conteneva tutta una serie di sottoaree: tra queste, la novità più originale è stata la cosiddetta Zona Rossa, un’area vietata ai minori di 18 anni (con tanto di controllo dell’età all’ingresso) dedicata all’erotismo e al fumetto erotico.
Entrando nell’area, si accedeva subito nella sala conferenza dove si sono tenuti incontri su temi quali la monogamia (e alternative) o gli hentai.
Si passava poi alla zona mostre. La prima parte era dedicata a Luis Quiles (Gunsmithcat) con tutta una serie di illustrazioni: alcune erano su temi legati all’erotismo, altre invece erano di critica sociale e politica con immagini durissime come quelle dei bambini mutilati a causa delle mine.
Le altre mostre di quest’area (I maestri dell’eros italiano, I maestri dell’eros giapponese, L’eros contemporaneo) non erano niente di più che una serie di pannelli con una illustrazione di vari autori di fumetti erotici (Crepax, Manara, Liberatore, Baldazzini…).
La mostra più interessante e originale di tutte era sicuramente Disabilità e sessualità: una collezione di vignette e illustrazioni sul tema della sessualità dei disabili. Davvero una iniziativa lodevole da molti punti di vista. Peccato non fosse possibile acquistare un catalogo con tutte le illustrazioni esposte: ne sarebbe valsa la pena.
All’interno di questa zona erano presenti anche gli stand di Tora Edizioni, di Mysecretcase e della fumettista Ester Cardella.
PADIGLIONE 3: ALTRI STAND
Come scrivevo poco fa, il padiglione 3 era il contenitore di tante aree: Fantasy, Videogames, Games, Content Creator, Laser Game, Wrestling, Tattoo, Music, automobiline radiocomandate…
Tra le cose che mi sono piaciute di più di quest’area: la parte dedicata agli illustratori (tra i quali spiccava il maestro Ciruelo Cabral), la presenza dei falconieri e un bellissimo spettacolo di sbandieratori.
Tra le iniziative più originali è da segnalare lo spettacolo di sbandieratori, una attività senza tempo che raramente si vede alle fiere di fumetti.
COMMENTO FINALE
Torino Comics 2023 è stato un evento molto valido. Qualcuno potrebbe dire che ci sono fiere con area comics migliore, altre con area games migliore, altre con un’area mercato migliore, altre con mostre migliori e così via: è vero, Torino Comics non eccelle in nessuna di queste aree, ma ha comunque la sufficienza piena in tutti questi settori.
Il target non sembra essere, infatti, il super appassionato che va in fiera in cerca del pezzo raro o del fumetto introvabile, quanto piuttosto il visitatore occasionale, la famiglia con bambini, l’appassionato di vari generi che vuole semplicemente passare una bella giornata tra le cose che gli piacciono.
Anche la location è ottima per ospitare un evento di questo tipo: è molto spaziosa, al chiuso ma sufficientemente alta per non avere problemi di caldo eccessivo, ha numerosi bagni, guardaroba, parcheggio…
Torino Comics 2023 è quindi un grande contenitore con la filosofia del “di tutto un po’“, per un pubblico il più traversale possibile. Con queste premesse, andandoci è impossibile restarne totalmente delusi.