Nel corso del 2022 sono morti molti personaggi pubblici come la Regina Elisabetta II, papa Benedetto XVI e il calciatore Pelè. A lasciarci sono stati anche diversi fumettisti, alcuni dei quali ho avuto l’onore e il piacere di incontrare personalmente. Ricordiamo quindi i più importanti fumettisti e illustratori morti nel 2022.
Michelangelo La Neve
Tarsia (CS), 14 marzo 1959 – Roma, 18 gennaio 2022
Inizia la carriera come grafico e disegnatore, per poi specializzarsi in sceneggiatura. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 scrive storie per testate quali Splatter, Zio Tibia, Mostri e Blue. Successivamente crea ESP, pubblicandolo prima sull’Intrepido e poi come testata autonoma per le edizioni Universo.
Approdato alla Sergio Bonelli Editore scrive storie di Martin Mystère e Dylan Dog. Tra i suoi fumetti pubblicati anche all’estero si ricordano Il giorno dei maghi con disegni di Marco Nizzoli e Sebastian X con disegni di Stuart Immonen.
Negli anni ’10, inizia una proficua collaborazione con i registi Manetti Bros. che lo porterà a lavorare come sceneggiatore cinematografico per i film Song’e Napule (un film bellissimo, ve lo consiglio!), Ammore e malavita, Diabolik, Diabolik – Ginko all’attacco!, oltre a scrivere un episodio (Tassista notturno) della serie tv L’ispettore Coliandro.
È in uscita il volume Diabolik dietro le quinte – Ginko all’attacco! È una tiratura limitata di sole 800 copie: clicca qui per prenotare la tua copia con uno sconto.
Insieme a Lorenzo Amadio, è anche scrittore dei romanzi Cyrus Dikto. La sinfonia dell’immortale e Nodogon: La Stirpe del Nodo.
Jean-Claude Mézières
Saint-Mandé, 23 settembre 1938 – 23 gennaio 2022
Inizia a lavorare giovanissimo come disegnatore per Fripounette et Marisette, Coeurs Vaillants e Spirou, e come illustratore per Hachette.
Negli anni ’60 si trasferisce qualche anno negli Stati Uniti dove incontra Pierre Christin, suo coetaneo e concittadino, con il quale crea un sodalizio artistico che sfocerà, un paio d’anni dopo, nella pubblicazione della serie Valerian per Pilote. Le avventure di Valerian e Laureline diventeranno una delle saghe di fantascienza più celebri del fumetto francese, con oltre 20 albi realizzati dal 1967 al 2010.
Dalla saga Valerian è stato tratto il film Valerian e la città dei mille pianeti (2017) di Luc Besson, regista con il quale Jean-Claude Mézières aveva lavorato a lungo negli anni ’90 realizzando le scenografie e i set del film Il Quinto Elemento.
Vincitore del Gran Premio della Città di Angoulême nel 1984, tra i suoi altri lavori ricordiamo il graphic novel Lady Polaris, la direzione grafica della serie Canal Choc e la collaborazione con Métal Hurlant.
Aulo Brazzoduro
Milano, 14 novembre 1928 – Milano, 30 gennaio 2022
Noto anche come Lino Brazzi, negli anni ’60 realizza diverse trasposizioni a fumetti di romanzi di Emilio Salgari per poi iniziare a lavorare come fumettista per molte case editrici dell’epoca.
Disegna Alboromanzo Vamp, Teddy Bob e Zakimort per CEA (Casa Editrice Astoria), gli Albi dell’Intrepido per Universo, KS per Sadea, Diabolik per Astorina.
Negli anni ’60 lavora per la francese Editions des Remparts disegnando varie storie di Banga, l’asso della giungla e di Red Devil, poi ripubblicate anche in Italia.
Negli anni ’70 lavora per Edizioni Bianconi su Raf (Royal Air Force), per Editoriale Dardo su Super Eroica e per Edifumetto su I vitelloni.
Successivamente abbandona il mondo del fumetto per lavorare a tempo pieno come pittore e come restauratore. Per il comune di Introbio (LC), dove viveva, ha affrescato l’ex aula consigliare di Villa Migliavacca e la fontana accanto alla Torre di Introbio.
Mino Milani
Pavia, 3 febbraio 1928 – Pavia, 10 febbraio 2022
Parleremo nuovamente di Mino Milani in un articolo di prossima pubblicazione dedicato ai più importanti scrittori morti nel 2022. Avendo però scritto decine e decine di storie illustrate o a fumetti per il Corriere dei piccoli e per il Corriere dei Ragazzi, è giusto ricordare Mino Milani anche tra i fumettisti.
Vincitore del Premio Yellow Kid al Salone Internazionale dei Comics (1971), tra i suoi tanti lavori ricordiamo, a solo titolo esemplificativo, Il Maestro con disegni di Aldo Di Gennaro, I quattro delle Pleiadi con disegni di Alberto Breccia, Dottor Oss con illustrazioni di Grazia Nidasio e vari lavori con Hugo Pratt: Sandokan, Soldati di ventura, Fanfulla, L’isola del tesoro, Il ragazzo rapito.
In carriera ha lavorato anche con Dino Battaglia (I cinque della Selena, Uomini Coraggiosi, Uomini in Guerra, Antonio di Padova), Sergio Toppi (I grandi nel giallo, Samurai e altre storie, Cronache d’armi), Milo Manara (La parola alla giuria. Processo a…, Quella notte del 1580), Nevio Zeccara (I fuggiaschi) e Giancarlo Alessandrini (Anni 2000, Lord Shark).
Birago Balzano
Trinitapoli, 5 gennaio 1936 – Milano, 25 marzo 2022
Antonio Pietro Birago Balzano completa studi artistici a Milano (Accademia di Belle Arti di Brera, Istituto d’Arte Cimabue) e comincia a lavorare per S.A.A.R. come illustratore di copertine di dischi.
Il suo esordio nel fumetto avviene a soli 18 anni su Capitan Audax per Editoriale Corno. Entra quindi nello studio di Franco Bignotti pubblicando come disegnatore o come inchiostratore su testate quali Un ragazzo del Far West, Zenith Gigante, Collana Rodeo, Il Piccolo Ranger.
Conosciuto Renzo Barbieri, diventa uno dei principali autori di fumetto popolare di genere negli anni ’70 e primi anni ’80. Tra le tantissime serie da lui disegnate per la Edifumetto ricordiamo: Amiche mie (Pronto Raffa), Attualità Flash, Fumetti Folk, Lo scheletro presenta, Maskerix, Macabro, Nera Express, Occulto, I sanguinari, Serie Rosa, Stregoneria, Serie Tabù, Superproibita, Telenovela Vietata, Il Vampiro presenta e Fasma.
Ma la sua creazione più celebre è senza dubbio Zora la Vampira. Scritto da Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali e con Birago Balzano come disegnatore principale, Zora la Vampira fu un enorme successo che si protrasse per circa 12 anni e 288 volumi pubblicati. Da questa serie è stato tratto anche il film del 2000, Zora la vampira dei Manetti Bros.
Negli anni ’90 lavora un po’ di tempo nell’ambito della pubblicità (sua la copertina dell’album Nord sud ovest est degli 883) e disegna alcune storie per nuove edizioni di Capitan Miki e Zora.
Torna quindi a lavorare per la Sergio Bonelli Editore, ma non come disegnatore bensì nello studio grafico dove si occupa di correzioni e completamenti di moltissime serie dell’editore: Nathan Never, Legs, Brad Barron, Zagor, Dylan Dog, Mister No, Demian.
A inizio anni 2000, torna a disegnare realizzando qualche storia di Comandante Mark per Edizioni If.
Shirley Hughes
West Kirby, 16 luglio 1927 – Londra, 25 febbraio 2022
Winifred Shirley Hughes è una stata delle più celebri scrittrici inglesi di libri per l’infanzia, con oltre 50 libri all’attivo, ma è stata ancor di più una straordinaria illustratrice con oltre 200 volumi illustrati con oltre 10 milioni di copie vendute.
Inizia la carriera illustrando come freelance libri di altri, quali ad esempio My Naughty Little Sister di Dorothy Edwards e The Bell Family di Noel Streatfeild, per poi pubblicare il suo primo libro come autrice sia del testo che delle illustrazioni, Lucy & Tom’s Day.
Tra i suoi lavori più famosi ricordiamo Dogger (1977), la serie Alfie (1977), Tutto intorno a me (1988), la serie Olly and Me (1993) e il recente Tutti a spasso (2019).
Shirley Hughes ha vinto due volte il prestigioso premio britannico Kate Greenaway Medal dedicato ai migliori illustratori di libri per l’infanzia: nel 1977 con Dogger e nel 2003 con Ella’s Big Chance. In occasione del 50esimo anniversario del premio, il suo Dogger è stato premiato anche come Miglior libro illustrato per bambini di tutti i tempi.
Mia Ikumi
Osaka, 27 marzo 1979 – 7 marzo 2022
Mia Ikumi inizia la carriera come mangaka alla fine degli anni ’90 quando, grazie ad una storia breve, viene premiata come miglior artista emergente dalla rivista Nakayoshi. Dopo la pubblicazione di un’altra storia breve, inizia a pubblicare il manga che la porterà al successo: SuperDoll Rika-chan.
Dal suo fumetto (pubblicato in Italia da Dynamic Italia), ispirato alla bambola giapponese Licca-chan, sono stati tratti anche l’omonima serie animata in 52 episodi, un OAV (Super Doll Rika-chan: Rika-chan zettai zetsumei! Doll Knights no kiseki, inedito in Italia) e un videogioco per Game Boy Color.
Nel 2000 pubblica un secondo manga di successo, Tokyo Mew Mew – Amiche vincenti, che verrà serializzato per due anni su Nakayoshi (in Italia è pubblicato da Play Press) e poi raccolto in 7 tankobon. Alla serie principale hanno fatto seguito anche i volumi Tokyo Mew Mew – À la Mode (2 volumi) e lo spin-off Tokyo Mew Mew – Olé! (8 volumi).
Da Tokyo Mew Mew – Amiche vincenti è stata tratta la serie tv animata Mew Mew – Amiche vincenti (52 episodi) e la recente serie animata Tokyo Mew Mew – New tutt’ora in corso su Prime Video, oltre a tre video giochi: Hamepane Tokyo Mew Mew per Game Boy Advance, Tokyo Mew Mew: Tojo Shin Mew Mew! Minna issho ni gohōshi suru nyan per PlayStation e BerryBerry Mew Mew per PC.
Tra gli altri fumetti realizzati da Mia Ikumi ricordiamo Wish – Soltanto un desiderio, Repure e Koi Cupid.
Nei primi anni 2000 decide, nonostante il successo, di ritararsi dalla carriera di mangaka e sparisce totalmente dalle scene. Torna a pubblicare un paio di storie nel 2020, raccolte come Tokyo Mew Mew 2020 Re-Turn, in occasione del ventesimo anniversario di Tokyo Mew Mew.
Stelio Fenzo
Venezia, 3 settembre 1932 – Venezia, 8 aprile 2022
Inizia la carriera molto giovane negli anni ’40 su riviste come Giornale illustrato, Illustrazione del Popolo, Gazzettino Sera. Negli anni ’50 realizza molti adattamenti di film a fumetti per il Vittorioso. Nel 1953 si trasferisce in Inghilterra per lavorare per la casa editrice Fleetway.
Torna in Italia negli anni ’60 dove prosegue Kiwi e Capitan Cormorant (Capitan Moko), in precedenza disegnate dal suo mentore Hugo Pratt, e disegna storie per il Giornalino (I racconti di Saloon, Amar Singh, Simba…).
Nei successivi vent’anni lavora tantissimo per Ediperiodici e Edifumetto su decine di testate: Al Capone, Amerika 2000, Amiche Mie, Attualità Flash, Crimen – Attualità Gialla, Belzeba (di cui disegna la prima comparsa su I notturni), Bonnie, Il camionista, I Casi della Vita, Cronache verità, Risatissime, Jnfernal, Macabro, Mezzanotte, Nera Express, Occulto, Odeon, Orror, Il Paparazzo, Pierino, Zanzibar…
Tra i suoi fumetti più noti ricordiamo Jungla (1968-1971, 58 volumi) e Koko (1976-1977, 10 volumi).
Finito il periodo d’oro del fumetto tascobile, negli anni ’90 prosegue la collaborazione con il Giornalino, realizzando fumetti quali I due del Sudan (sceneggiatura di Mino Milani), Le tartarughe ninja, Un americano alla corte di Re Artù, Kim, Robin Hood, L’ultimo dei Mohicani…
Negli anni 2000 si dedica principalmente all’insegnamento e alla realizzazione di storyboard. Tra i suoi ultimi lavori pubblicati ricordiamo Cyrano De Bergerac e Raquel, entrambi editi da Edizioni Voilier.
Curiosità: negli anni ’60, insieme alla moglie Loredana D’Este (sceneggiatrice), Leone Frollo e Lucio Rosa, Stelio Fenzo realizza tre cortometraggi per la FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub): Angela, Al solito posto e Cosa farai da Grande?
Neal Adams
New York, 6 giugno 1941 – New York, 28 aprile 2022
Neal Adams è stato uno dei disegnatori DC Comics più importanti della cosiddetta Silver Age.
Inizia la carriera su alcune strip (ad esempio Ben Casey) per poi lavorare per DC Comics (Deadman) e, per un breve periodo, Marvel Comics (sue ad esempio la saga La guerra Kree-Skrull pubblicata su Avengers e vari storie degli X-Men).
Negli anni ’70, in coppia con Dennis O’Neil, compie una forte modernizzazione delle testate DC, rilanciando Batman, Lanterna Verde e Freccia Verde con nuove atmosfere più cupe e realistiche. In questi anni crea graficamente molti nuovi personaggi, quali ad esempio Ra’s al Ghul (interpretato da Liam Neason nel film Batman Begins), Man-Bat, la lanterna verde John Stewart e il supercriminale Malcolm Merlyn (interpretato da John Barrowman nella serie tv Arrow).
Alla fine degli anni ’70 crea un proprio studio occupandosi anche di pubblicità e scenografia. Successivamente, nel 1984 fonda la Continuty Comics pubblicando alcuni fumetti di supereroi (Ms. Mystic, Megalith, Echo of Futurepast…) e lanciando alcuni disegnatori quali Mike Deodato Jr. e Mark Texeira.
Fu uno dei fumettisti più attivi nella lotta per la difesa dei diritti della propria categoria. Prima provò, senza successo, a creare un sindacato dei fumettisti, poi radunò molti colleghi in una sorta di gilda per fare fronte comune contro gli editori. Si batté a lungo per concessione di royalty e la restituzione delle tavole originali ottenendo successi importanti sia per sé che per colleghi quali Jack Kirby, Jerry Siegel e Joe Shuster.
Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo una serie di motion comics sull’Olocausto realizzati per Disney Educational Productions e la miniserie Batman: Odyssey.
Tom Veitch
26 settembre 1941 – Bellows Falls, 18 febbraio 2022
Sceneggiatore statunitense, fratello del fumettista Rick Veitch, fu attivo nel movimento fumettistico underground degli anni ’60 e ’70 con titoli quali Legion of Charlies, Skull Comix, Slow Death Funnies, Deviant Slice.
Per Marvel Comics ha scritto la serie The Light and Darkness War (Marvel Comics, disegni di Cam Kennedy). Per la DC Comics ha scritto The Nazz (disegni di Bryan Talbot), Clash (disegni di Adam Kubert) e My Name is Chaos (disegni di John Ridgway) oltre a Animal Man dal numero 33 al numero 50 e le serie Kamandi: At Earth’s End e Superman: At Earth’s End.
Tom Veitch è noto anche per essere uno di più importanti sceneggiatori di fumetti tratti da Star Wars e pubblicati da Dark Horse, in particolare Dark Empire e Le cronache dei Jedi.
Dark Empire è miniserie in 6 volumi disegnata da Cam Kennedy ambientata circa dieci anni dopo la distruzione della seconda morte nera; a questa serie seguono, sempre scritte da Tom Veitch, Dark Empire II (ancora disegnata da Cam Kennedy) ed Empire’s End (con disegni di Jim Baikie).
Le cronache dei Jedi, scritta da Tom Veitch e Kevin J. Anderson, è invece una serie in 35 volumi che narra vicende accadute migliaia di anni prima rispetto ai film.
Accanto alla carriera di fumettista, Tom Veitch ha pubblicato come scrittore anche diversi romanzi (The Luis Armed Story, Eat This!, Antlers in the Treetops) e raccolte di poesie (Death College and Other Poems).
Luca Boschi
Pistoia, 18 gennaio 1956 – Pistoia, 3 maggio 2022
Luca Boschi è stato uno dei più importanti filologi del fumetto, insegnante delle Scuola Internazionale di Comics di Firenze per quasi 40 anni.
A inizio anni ’80 pubblica storie a fumetti su il Mago, lavora come curatore di libri e riviste fumettistiche.
Negli anni ’90 diventa direttore di Star Comix oltre a collaborare in varie vesti con testate quali Lupo Alberto, Totem, Métal Hurlant, L’Eternauta, Duel, Mickey Parade, Replay, Comic Art. Tra i suoi personaggi più noti ricordiamo Lupo Nolberto, Remorenzo Rizzuto e Il Gozo.
Considerato uno dei massimi esperti italiani di fumetto, diventa Direttore Culturale di Lucca Comics, portando varie novità alla manifestazione.
Sempre negli anni ’90 inizia a collaborare con la Disney sceneggiando alcune storie di Topolino e curando moltissime testate. La collaborazione verrà confermata anche dalla Panini Comics, per la quale cura anche la prima pubblicazione disneyana dell’editore, UACK!. Insieme a Alberto Becattini, Leonardo Gori e Andrea Sani ha scritto l’importante saggio in due volumi Disney Italiani.
Oltre alle decine di testate Disney, ha curato, tra le tantissime cose, anche testate dedicate a Popeye e Cocco Bill.
George Pérez
New York, 9 giugno 1954 – Sanford, 6 maggio 2022
George Pérez inizia la carriera negli anni ’70 nell’ambito del fumetto underground. Successivamente inizia a lavorare per la Marvel Comics su testate quali Fantastici Quattro, Vendicatori e Inumani.
Negli anni ’80 passa alla DC Comics dove, insieme allo sceneggiatore Marv Wolfman, rilancia e porta al successo i Giovani Titani. Sempre alla DC e sempre in coppia con Marv Wolfman, realizza una dei più celebri crossover fumettistici di sempre: Crisi sulle Terre infinite. All’interno dei 12 volumi della miniserie, George Pérez disegna oltre 700 personaggi!
Al termine del crossover, a George Pérez viene affidato il rilancio di Wonder Woman. George Pérez rivoluziona la celebre amazzone legandola ancora di più alla tradizione greca e realizza alcune delle storie più belle del personaggio.
Negli anni ’90 disegna diverse storie alternandosi tra Marvel Comics (Hulk: Future Imperfect, Sachs and Violens, The Avengers) e DC Comics (come inchiostratore di Teen Titans vol. 2).
Negli anni 2000 pubblica l’attesissima miniserie JLA/Avengers su testi di Kurt Busiek dove viene a crearsi un crossover tra i personaggi DC Comics e Marvel Comics. Negli stessi anni lavora anche per la CrossGen (Solus) e per la Event Comics/Gorilla Comics (Crimson Plague).
Negli ultimi anni ha lavorato principalmente per DC Comics (Superman, New Teen Titans: Games) con una parentesi in Boom! (Sirens).
Jacques Nicolaou
Châtenay-Malabry, 7 ottobre 1930 – Vaux-sur-Mer, 30 maggio 2022
Inizia la carriera sul settimanale Vaillant succedendo nel 1958 a José Cabrero Arnal come disegnatore di Placido e Musetto, una serie comica con protagonisti un’orso e una volpe.
Nel corso di tutta la carriera, a parte qualche eccezione (ad esempio qualche episodio di Pifou e di Le Grêlé 7/13), Jacques Nicolaou si è occupato esclusivamente di Placido e Musetto, realizzandone oltre 250 storie per Vaillant, Le Journal de Pif, Pif Gadget, Dimanche Fillettes, Les Rois du Rire e Editions du Kangourou.
Tim Sale
Ithaca, 1º maggio 1956 – Seattle, 16 giugno 2022
Disegnatore in forza alla DC Comics, è noto principalmente per il suoi lavori in coppia con lo sceneggiatore Jeph Loeb: Batman: Il lungo Halloween, Batman: Vittoria oscura, Superman: Stagioni e Catwoman: Vacanze romane.
Sempre con Jeph Loeb, per Marvel Comics ha realizzato le miniserie Daredevil: Yellow, Spider-Man: Blue, Hulk: Gray e Captain America: White.
Tra gli altri suoi lavori ricordiamo anche Superman Confidential, Challengers of the Unknown Must Die!, Wolverine & Gambit: Victims.
Ha collaborato alla realizzazione della serie televisiva Heroes, sia realizzando alcuni degli artwork che nel telefilm venivano realizzati dal personaggio Isaac Mendez, sia creando il font delle didascalie e dei crediti.
Kazuki Takahashi
Tokyo, 4 ottobre 1961 – Nago, 4 luglio 2022
Inizia la carriera negli anni ’80 pubblicando su riviste quali Weekly Shōnen Sunday e Weekly Shōnen Magazine. Nel 1990 pubblica Tokio no taka su Weekly Shōnen Jump e negli anni successivi il suo Tennenshoku Danji Buray viene raccolto in due tankobon.
Il successo arriva nel 1996 quando crea il manga Yu-Gi-Oh!, serie con vendite senza precedenti che venderà oltre 40 milioni di copie. Intorno alla serie (38 volumi, dal 1996 al 2004) si è sviluppato un vero e proprio franchise composto dallo spin-off Yu-Gi-Oh! R (5 volumi, 2004-2007) e varie serie anime: Yu-Gi-Oh! (27 episodi, 1998), Yu-Gi-Oh! (224 episodi, 2000-2004), Yu-Gi-Oh! GX (180 episodi, 2004-2008), Yu-Gi-Oh! Grand Championship (12 episodi, 2006).
Sono stati realizzati anche due film, Yu-Gi-Oh! – Il film e Yu-Gi-Oh!: The Dark Side of Dimensions, un romanzo, vari videogiochi e, soprattutto, uno dei giochi di carte collezionabili di maggior successo di sempre: Yu-Gi-Oh! TCG. Il gioco, pubblicato in più di 40 nazioni, è diventato negli anni il gioco con più carte vendute al mondo: più di 22.5 miliardi!
Oltre a Yu-Gi-Oh!, Kazuki Takahashi ha pubblicato su Weekly Shōnen Jump il manga one-shot Drump e la miniserie The Comiq, e su Shōnen Jump+ il manga in due parti Marvel’s Secret Reverse.
Alan Grant
Bristol, 1949 – 21 luglio 2022
Alan Grant inizia la carriera negli anni ’70 pubblicando su varie testate IPC (l’editore di 2000 AD) quali Starlord, Tornado, Robo-Hunter, Strontium Dog, Eagle e Judge Dredd.
Negli anni ’80 inizia a lavorare anche per il mercato americano e in particolare per la DC Comics. Scrive la miniserie Outcasts e poi si specializza in storie di Batman, personaggio su cui tornerà spesso anche nei decenni successivi. Sulle pagine delle varie testate (Batman, Detective Comics, Shadow of The Bat…) scrive centinaia di storie e crea diversi nuovi personaggi quali Il Ventriloquo, Anarky e Victor Zsasz.
Nel 1991, insieme al disegnatore Simon Bisley, ricrea le origini del personaggio Lobo nella miniserie Lobo: l’ultimo czarniano. Continuerà a scrivere il personaggio anche sulla serie regolare.
Negli anni Grant tornerà spesso a scrivere storie di Judge Dredd, tra le quali il crossover Batman/Judge Dredd: Judgment on Gotham e varie serie dedicate a Judge Anderson.
Tra gli altri suoi lavori ricordiamo anche L.E.G.I.O.N., The Demon e l’adattamento del romanzo Kidnapped di Robert Louis Stevenson.
Tom Palmer
New York, 13 luglio 1942 – Oakland, 18 agosto 2022
Tom Palmer è stato senza dubbio uno dei più importanti inchiostratori della Marvel Comics. È stato l’inchiostratore di Gene Colan su serie quali Dottor Strange, Devil e La tomba di Dracula.
Ha inchiostrato la serie X-Men: The Hidden Years di John Byrne e ha collaborato a lungo anche con Neal Adams sulle serie dedicate ai Vendicatori e agli X-Men e con John Buscema sui Vendicatori.
Ha inchiostrato anche molte storie di Star Wars e, per la DC Comics, storie di Batman, Superman e Batgirl.
Alarico Gattia
Genova, 9 dicembre 1927 – 3 settembre 2022
Inizia la carriera negli anni ’50 nel campo della pubblicità e come illustratore per Mondadori.
Negli anni ’60 disegna alcuni numeri per Diabolik e inizia la lunga collaborazione con Il Giornalino. Segni d’autore ha recentemente ripubblicato alcune di queste storie in una collana dedicata proprio ad Alarico Gattia composta da cinque volumi: I tre moschettieri (testi di Luciano Giacotto), Giacche blu (testi di Mino Milani), Il prigioniero di Zenda, Ivanhoe, Vandea 1793.
Negli anni ’70 disegna L’uomo del Klondike e L’uomo del Sud sulla collana Un uomo un’avventura. Collabora con Enzo Biagi alla Storia d’Italia a fumetti e disegni alcuni volumi per la francese Larousse.
Tra i suoi ultimi lavori, alla fine degli anni ’90, realizza una storia di Tex (Glorieta Pass) per l’Almanacco del West su testi di Mauro Boselli; Alarico Gattia si era già confrontato con il personaggio negli anni ’80 quando aveva realizzato alcune illustrazioni per I volti di Tex.
Nel 2014 Elledici ha pubblicato la Storia di don Bosco in tre volumi, con testi di Teresio Bosco e disegni di Alarico Gattia.
François Corteggiani
Nizza, 21 settembre 1953 – Carpentras, 21 settembre 2022
Fumettista francese, inizia la carriera negli anni ’70 in una piccola casa editrice, per poi passare presto a Spirou e Pif Gadget. Oltre a disegnare, e poi solo scrivere, le storie di Pif, crea con Pierre Tranchand le serie Marine (9 volumi) e Smith et Wesson (5 volumi).
Negli anni ’80, ancora in coppia con Pierre Tranchand, lavora per Glénat su Bastos et Zakousky (6 volumi) e Chafouin et Baluchon (4 volumi). Lavora in seguito con Giorgio Cavazzano scrivendo Peter O’Pencil (Zack), Captain Rogers (Il Giornalino) e Timoty Titan (Hachette).
Negli anni ’90 scrive, tra le altre cose, L’École Abracadabra (10 volumi, Dargaud) e Thunderhawks (3 volumi, Soleil). In questo periodo inizia a scrivere storie anche per le testate italiane della Disney come Giovani Marmotte, Minni & company e Topolino.
Nel 1990 subentra a Jean-Michel Charlier come sceneggiatore di La giovinezza di Blueberry portando avanti la serie fino 21esimo volume nel 2015.
Tra le sue ultime pubblicazione ricordiamo i bellissimi Sul sentiero del tramonto e Marchiato dal diavolo con disegni di Sergio Tisselli e L’Ange exterminateur con disegni di Lele Vianello.
Carlos Pacheco
San Roque, 14 novembre 1961 – La Línea de la Concepción, 9 novembre 2022
Disegnatore spagnolo, inizia a lavorare in patria per la Planeta De Agostini. Si fa notare dal pubblico internazionale con la pubblicazione di Dark Guard per Marvel UK. Inizia quindi a lavorare per la Marvel Comics americana a metà anni ’90 su Bishop e poi per la DC Comics su Flash.
Disegna quindi una miniserie di Starjammers, Excalibur, Fantastic Four e X-Men. A fine anni ’90 gli viene affidata la miniserie Avengers Forever con testi di Kurt Busiek e Roger Stern.
Negli anni 2000 disegna storie degli Inumani, dei Fantastici Quattro e il graphic novel JLA/JSA: Vizi e Virtù. Nel 2003 realizza, nuovamente in coppia Kurt Busiek, la miniserie fantasy Arrowsmith per Wildstorm.
Negli anni successivi disegna su Superman/Batman, Superman, Trinity, Ultimate Comics: Avengers e Age of Ultron.
Kevin O’Neill
Londra, 22 agosto 1953 – Londra 3 novembre 2022
Disegnatore e illustratore inglese, ha creato un proficuo sodalizio artistico con lo sceneggiatore Pat Mills.
Inizia la carriera alla IPC disegnando Tharg the Mighty, Future Shocks, Ro-Busters. In coppia con Pat Mills realizza la storia Terror Tube che ha talmente tanto successo da spingerli a realizzare un seguito, Killer Watt. Il successo anche del seguito li porta a creare una vera e propria serie che proseguirà per quasi vent’anni: Nemesis the Warlock.
In questi anni disegna storie anche per The ABC Warriors e Judge Dredd.
Negli anni ’80 pubblica diverse storie per la DC Comics, tra le quali la Tales of the Green Lantern Corps Annual No. 2 su testi di Alan Moore, fumetto pubblicato senza l’approvazione del Comics Code Authority, e il graphic novel Metalzoic con testi di Pet Mills.
Nel 1987, Mills e O’Neill creano il personaggio Marshal Law, la cui serie è pubblicata prima dalla Epic Comics (Marvel Comics) e poi da Dark Horse.
Nel 1999, Kevin O’Neill e Alan Moore realizzano la miniserie La Lega degli Straordinari Gentlemen. La serie è composta da quattro volumi, una graphic novel e uno trilogia spin-off. Dal fumetto è stato anche tratto il film La leggenda degli uomini straordinari con Sean Connery nella parte di Allan Quatermain.